Sconfitta del Movimento 5 stelle: è questo il dato più eclatante che emerge da questa tornata elettorale, che ieri ha visto al voto 1.004 Comuni per rinnovare le amministrazioni (tra le città più grandi Palermo, Genova, Verona, Parma, Lecce, Taranto e L’Aquila). In tutte le grandi città (Genova compresa, dove il M5s era convinta di portare a casa un successo), i candidati grillini sono rimasti esclusi dal ballottaggio che si terrà il 25 giugno e che in molti centri sarà una sfida (di ritorno) tra centrosinistra e centrodestra. A Palermo le elezioni sono state vinte al primo turno dal sindaco uscente Leoluca Orlando con oltre il 40%. Ballottaggio a Parma tra il civico (ex M5s) Federico Pizzarotti e Paolo Scarpa (centrosinistra); a Genova si sfideranno Marco Bucci (centrodestra) e Gianni Crivello (centrosinistra), mentre il grillino Luca Pirondini si è fermato al 20%. A Verona ballottaggio tra Federico Sboarina (centrodestra) e Patrizia Bisinella (Fare! e civiche).
AFFLUENZA IN CALO
L’affluenza definitiva si è attestata al 60,07%, in netto calo rispetto alla tornata elettorale del 2012. Allora, alla stessa ora, nelle omologhe aveva votato il 66,85%. Lo scorso anno, il 6 giugno del 2016, alle comunali aveva votato il 62,14%.
A PARMA È BALLOTTAGGIO TRA PIZZAROTTI E SCARPA
A Parma, come si annunciava già dagli exit poll, è ballottaggio tra il sindaco uscente civico (ex M5s) Federico Pizzarotti e il candidato del centro sinistra Paolo Scarpa. E intanto l’ex partito di Pizzarotti, il M5s, vede un crollo. Il primo ha portato a casa il 34,78% dei voti (la sua lista, Effetto Parma il 34,59%), il secondo il 32,73%. In terza posizione Laura Cavandoli, che correva per il centro destra, giunta a quota 19,28%. Ma ciò che spicca è appunto il tonfo in negativo del candidato del M5s, Daniele Ghirarduzzi che arriva appena al 3,18% (il partito al 3,48%). Staccati di molto tutti gli altri candidati, con Luigi Alfieri al 2,57%, Filippo Greci 1,98%, Laura Bergamini all’1,25%. Uno sguardo alle percentuali dei partiti vede il Pd al 14,85%, Lega Nord al 12.06%, Forza Italia al 2,7%. Anche a Parma, come nella maggioranza dei Comuni italiani, l’affluenza scende: qui ha votato il 53,68%, mentre nel 2012 aveva votato il 64,55% dei cittadini.
GENOVA, BUCCI: RISULTATO STORICO
Ballottaggio per Genova, dove l’affluenza al voto è stata bassissima, tra il candidato del centrodestra Marco Bucci (38%) e Gianni Crivello, candidato del centrosinistra, che ha superato il 33%. Fuori Luca Pirondini, del M5s, che si è fermato intorno al 20%. Grande soddisfazione per Bucci: “Genova dimostra che ha voglia di cambiare, di pensare al futuro. Non vuole cambiare con chi dice di no a tutto, ma con un messaggio serio”. Queste le sue prime parole, nella notte, quando era ormai chiaro il vantaggio: “Ora dobbiamo fare in modo che tutti i genovesi si innamorino di questa visione e lavorino tutti al rinnovamento di Genova”, prosegue Bucci. “Abbiamo lavorato duro, per altri 15 giorni lavoreremo ancora di più- prosegue il candidato in un point affollato di giornalisti- e poi ancora. Sono contento e convito che possiamo fare ancora meglio. Ce la faremo”. Con Giovanni Toti alla sua sinistra ed Edoardo Rixi alla sua destra, Bucci si lascia andare: “E’ un risultato storico”. E scherza: “Mi aspettavo di più”. Poi torna serio: “Molte persone si sono innamorate del nostro sogno, del nostro progetto e della Genova meravigliosa. Ora dobbiamo convincerne sempre di più”.
A VERONA FUORI IL PD
A Verona la sfida sarà tra Federico Sboarina (centrodestra), che ha raggiunto 29,26%, e la compagna di Flavio Tosi, Patrizia Bisinella (Fare+civiche), 23,54%. Esclusa la candidata sostenuta dal Pd (e da liste civiche), Orietta Salemi (22,48%).
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