“I nervosetti e ignorantelli dem Esposito e Carbone, non sapendo a cosa appigliarsi per giustificare il nulla cosmico dei governi Renzi-Gentiloni in merito alla gestione del post sisma in centro Italia, attaccano a testa bassa e disinformata, in modo confuso e sparando nel mucchio per tentare di celare un fallimento a trecentosessanta gradi della sinistra, uno dei più clamorosi della storia repubblicana”. Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
“Tutti ricordiamo gli annunci di Renzi all’indomani del terremoto di Amatrice dello scorso 24 agosto. Faremo, faremo, faremo, prima entro Natale, poi entro Pasqua. Parole, parole, parole. Slogan usati in modo irresponsabile. Una presa in giro nei confronti degli italiani. La cruda realtà è sotto gli occhi di tutti ed è testimoniata quotidianamente dal grido di dolore degli amministratori locali e da una cittadinanza esausta e abbandonata a se stessa”, prosegue.
“Basta sfogliare anche oggi le pagine del Corriere della Sera o di Repubblica quotidiani certamente non riconducibili alla parte politica di chi scrive, anzi che con lunghi e approfonditi reportage raccontano lo stato dell’arte: inerzia, lassismo, oppressione burocratica. Che fine ha fatto il Commissario Errani? Che dice Renzi? Dove sono le magliette gialle? Il confronto fra tutto quello che ha fatto il governo di centrodestra in Abruzzo – come ha giustamente ricordato il presidente Silvio Berlusconi e quello che stanno facendo i governi del Pd con i terremotati dell’Italia centrale è davvero impietoso. Quello che avvenne nel 2009 – quando Carbone si occupava ancora delle logistica per i comizi di Renzi – non fu solo un successo del governo Berlusconi, ma fu un successo dell’Italia intera. Noi lavorammo con tutte le nostre forze per dare, in pochi mesi, un tetto stabile e confortevole a chi aveva perso la casa, per portare il G8 a L’Aquila e per avviare la ricostruzione“, argomenta Brunetta.
“Quella ricostruzione che poi successivi governi e amministrazioni locali della sinistra hanno lasciato impantanare. La differenza con quanto accade oggi in Italia centrale è dolorosamente evidente. Dalle parti del Partito democratico farebbero bene a tacere e ad arrossire per la vergogna”, conclude Brunetta
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