‘Tanti vaccini in un’unica somministrazione sono dannosi? Troppi vaccini possono sopraffare e indebolire il sistema immunitario soprattutto nei bambini piu’ piccoli? I vaccini contengono ingredienti e additivi pericolosi?‘
Questi interrogativi rappresentano solo alcuni dei 10 falsi miti sui vaccini che un neuropsichiatra infantile della Asl 9 di Trapani, Paolo Pace, ha deciso di sfatare con l’aiuto di un’equipe di medici nel suo libro ‘Viaggi di vita. Come aiutare il tuo bimbo nella sua crescita’. Le risposte sono state fornite da un gruppo di esperti che ha partecipato all’evento ‘A scuola di vaccini’ promosso dalla Societa’ Italiana di Pediatria nell’ambito degli Stati Generali della Pediatria che e’ si e’ tenuto il 19 novembre scorso alla Camera dei Deputati. Esponenti provenienti dal mondo medico e scientifico: dal Consiglio Superiore di Sanita’, dalle federazioni/societa’ di pediatria, dalle ASL e dai principali ospedali.
I 10 MITI DA SFATARE, ESTRATTI DAL LIBRO ‘VIAGGIO DI VITA’: I VACCINI CONTENGONO INGREDIENTI E ADDITIVI PERICOLOSI
‘I vaccini, come tutte le preparazioni, sono composti da molti elementi: oltre all’antigene ? cioe’ il principio attivo ? che solitamente e’ un microorganismo (virus o batterio) attenuato o inattivato, sono presenti un liquido di sospensione (spesso acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile) e conservanti (generalmente sali di Alluminio, i quali vengono utilizzati anche come adiuvanti). L’uso di conservanti a base di mercurio (timerosal) e’ stato completamente abbandonato nel 2002. Sono presenti stabilizzanti come albumina e gelatina, e infine antibiotici, utilizzati in dosi molto basse per prevenire la crescita batterica. Tutte queste sostanze sono presenti in quantita’ minimali e nella stragrande maggioranza dei casi non costituiscono alcun problema per la salute. Saltuariamente si possono verificare reazioni allergiche locali delle quali il professionista sanitario informera’ prima della somministrazione’.
LE MALATTIE INFETTIVE STAVANO GIÀ SCOMPARENDO PRIMA DELL’INTRODUZIONE DEI VACCINI
‘Falso. Un esempio per tutti- si legge nel libro-la poliomielite e’ sempre esistita ed epidemie si sono verificate, per esempio, in Europa anche negli anni ’50-60 in un periodo di radicale miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. È solo dopo l’introduzione su vasta scala del vaccino anti-polio negli anni ’60 che si e’ assistito alla scomparsa della patologia’.
I VACCINI NON SONO EFFICACI, NON PROTEGGONO IL 100% DEI VACCINATI
Proprio perche’ i vaccini non hanno un’efficacia del 100% bisogna avere e mantenere percentuali di coperture vaccinali sempre alte per avere un numero sempre maggiore di soggetti immunizzati, che impediranno agli specifici virus e batteri di trasmettere malattie infettive anche alle persone che non hanno risposto in maniera efficace ai vaccini. Questa condizione viene definita con il nome di ‘immunita’ di gregge”. I VACCINI CAUSANO L’AUTISMO – ‘Recentemente c’e’ stata una netta presa di posizione anche dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), che in uno specifico documento a domande-risposte sui disturbi autistici ribadisce che ‘i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia) e disordini dello spettro autistico’, come pure ‘non esiste evidenza che qualunque altro vaccino pediatrico possa aumentare il rischio di questi disturbi’ e inoltre che revisioni commissionate dalla stessa OMS hanno concluso che ‘non esiste associazione tra l’impiego nei vaccini di conservanti come il timerosal e disturbi dello spettro autistico”.
TUTTE LE PERSONE VACCINATE CONTRO L’INFLUENZA LA PRENDONO LO STESSO
‘L’influenza e’ una delle malattie infettive a maggior impatto sociale, poiche’ provoca ogni anno in Italia da 5 a 8 milioni di casi con circa 8.000 morti con alti costi economici per la Sanita’ pubblica. La vaccinazione anti-influenzale e’ in grado di ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti. Qualche ‘fisiologico’ caso di non efficacia del vaccino e qualche inevitabile episodio di ‘mismatch’ (ossia la discrepanza tra la protezione offerta dal vaccino stagionale e gli antigeni circolanti) non tolgono all’attuale strategia della raccomandazione su larga scala un profilo di costo-efficacia che collocano la vaccinazione antinfluenzale tra una delle massime priorita’ nel campo della Sanita’ pubblica’.
I VACCINI SONO INUTILI, LE MALATTIE INFETTIVE SONO STATE DEBELLATE DAI MIGLIORAMENTI DELLA QUALITÀ DELLA VITA
Le malattie infettive ‘non sono state completamente debellate, solo il vaiolo e’ scomparso e questo grazie al vaccino. La poliomielite ad esempio e’ scomparsa in Europa e in molti Paesi grazie alla vaccinazione, ma puo’ tornare se calano le coperture vaccinali. Un’epidemia e’ stata descritta in Olanda negli anni ’90 in un gruppo di adepti della Chiesa Olandese Protestante Riformata che rifiutavano di vaccinare i propri figli, con 72 episodi di infezione, 2 morti e 59 paralizzati a vita. Recentemente (2015) un focolaio di paralisi flaccida acuta e’ stato registrato in Siria, con 36 casi in bambini di eta’ inferiore ai 2 anni non vaccinati o solo parzialmente vaccinati a causa della guerra’.
LA MAGGIOR PARTE DELLE MALATTIE PREVENIBILI CON LE VACCINAZIONI SONO SCOMPARSE O QUASI: PERCHÉ DOVREI VACCINARE MIO FIGLIO INUTILMENTE?
‘La stessa OMS ha dichiarato che i vaccini prevengono piu’ di 2,5 milioni di morti ogni anno e che i bambini, essendo maggiormente a rischio di contrarre malattie prevenibili con i vaccini, vanno protetti sin dai primi mesi della loro vita’.
TANTI VACCINI SOMMINISTRATI IN UN’UNICA PUNTURA SONO DANNOSI
Questo ‘falso mito’ e’ stato sfatato sulla base delle conoscenze acquisite nell’ambito dell’immunologia. ‘Partendo dai principi dell’immunologia e’ possibile stimare il numero di vaccini a cui un bambino potrebbe rispondere in una sola volta: ovvero ogni bambino avrebbe la capacita’ teorica di rispondere a circa 10.000 vaccini contemporaneamente’.
TROPPI VACCINI POSSONO SOPRAFFARE E INDEBOLIRE IL SISTEMA IMMUNITARIO, SOPRATTUTTO NEI BAMBINI PIÙ PICCOLI
‘Fin dal momento della nascita, il nostro sistema immunitario incontra migliaia di virus e di batteri e produce anticorpi diretti contro gli antigeni che li compongono. Sappiamo che per mezzo degli anticorpi e’ in grado di riconoscere contemporaneamente almeno cento miliardi di antigeni. Quanti antigeni contengono i vaccini che somministriamo ai piccoli bambini? Negli anni ’80 dello scorso secolo iniettavamo piu’ di 3.000 antigeni per vaccinare contro 7 malattie (difterite, tetano, pertosse, polio, morbillo, parotite e rosolia). Grazie ai progressi delle biotecnologie, i vaccini sono molto piu’ purificati: oggi iniettiamo 150 antigeni soltanto per vaccinare contro 14 malattie (alle precedenti si sono aggiunte emofilo, epatite B, varicella, pneumococco, meningococco B e C, rotavirus). Sono numeri che impegnano ben poco il sistema immunitario, altro che sopraffarlo o indebolirlo!’, affermano gli esperti.
L’INFEZIONE NATURALE È MEGLIO DELLA VACCINAZIONE. PRIMA DEL VACCINO TUTTI FACEVANO IL MORBILLO, LA ROSOLIA E NESSUNO È MAI MORTO PER QUESTO
‘I vaccini non sono contrari alla natura, ma al contrario, agiscono proprio utilizzando i meccanismi di difesa naturali, stimolando una risposta immunitaria naturale atta a produrre anticorpi contro i virus e i batteri. Prima che esistessero le vaccinazioni, talvolta i bambini morivano e si ammalavano con gravi complicanze, ed e’ per questo che la scienza ha studiato il miglior modo per evitare le malattie infettive. Percio’ i vaccini sono una conquista che evitano ogni anno 3 milioni di morti in tutto il mondo. Ad esempio, l’infezione naturale da morbillo provoca l’encefalite in uno su 1.000 bambini infettati e provoca la morte in 2 su 1.000 individui infettati. Al contrario, la vaccinazione MMR puo’ provocare come complicanza una grave reazione allergica solo in uno su 1.000.000 di soggetti vaccinati. Percio’ i benefici dell’immunita’ acquisita con le vaccinazioni raccomandate, superano straordinariamente i gravi rischi della infezione naturale. In conclusione e’ molto piu’ sicuro vaccinarsi piuttosto che subire la malattia naturale’.
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