Chi in estate non cede al fascino della pennichella pomeridiana? Secondo quanto spiega il magazine In a Bottle (www.inabottle.it), i ricercatori dell’American College of Cardiology hanno condotto uno studio sulle abitudini delle persone, analizzando il collegamento tra la lunghezza dei riposini pomeridiani e il loro stato di salute. La ricerca ha analizzato un campione di 300mila persone in tutto il mondo, dividendole tra chi dorme per lungo tempo, chi si riposa solo per qualche minuto e chi si ferma mai. E i risultati sono sorprendenti!
Per i dormiglioni rischio colesterolo alto e diabete di tipo 2
Secondo quanto scoperto dal team del dottor Tomohide, nelle persone che dormono per più di 40 minuti nel corso del pomeriggio si è riscontrato un aumento del rischio di incorrere in colesterolo alto, pressione alta e aumento di massa grassa intorno alla vita. In particolare, poi, quelli che dormono per più di 90 minuti hanno il 50% in più di possibilità di contrarre il diabete di tipo 2.
Questo non significa, in assoluto, che fare una pennica al pomeriggio faccia male. Anzi. I ricercatori hanno dimostrato che anche dormire troppo poco e accumulare stanchezza durante la giornata può essere dannoso per l’organismo e aumentare, anche in questo caso, il rischio di sviluppare sindrome metabolica.
La durata ideale? 20 minuti per svegliarsi tonificati e rinvigoriti
Come spesso succede, la soluzione ideale è quella intermedia. Sempre secondo lo studio, i soggetti che si accontentavano di meno di 40 minuti di riposo non hanno mostrato rischi come invece accaduto agli altri, anzi. In alcuni casi è emerso anche un miglioramento delle condizioni generali, specie nelle persone che dormivano meno di mezz’ora.
Un riposino ogni tanto è necessario per ricaricarsi. Per recuperare le energie, hanno rilevato gli esperti, sarebbe ideale dormire per circa 20 minuti, in modo da consentire al cervello di staccare la spina e al corpo di rilassarsi per poi svegliarsi tonificati, rinvigoriti e senza incorrere in nessun rischio per l’organismo.
Bere acqua prima di dormire favorisce l’equilibrio psico-fisico
Il sonno è il mezzo più importante per consentire all’organismo di rigenerarsi. Una corretta idratazione durante le ore notturne favorisce uno stato di benessere importante per l’organismo, attivo anche quando noi dormiamo. Approfondite ricerche della McGill University di Montreal sottolineano come prevenire la disidratazione durante la notte, mentre uno studio pubblicato sul Behavioral Medicine Journal, dimostra l’importanza del giusto apporto idrico per l’equilibrio psico-fisico.
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