Sono passata oggi a Campotosto risalendo da Amatrice e sono rimasta sconcertata. Non per le macerie perché purtroppo ormai cominciamo ad abituarci anche a quelle; non per le poche persone che giravano per il paese perché è scontato che a fine agosto non ci siano più tanti turisti ma sono rimasta sconcertata per l’incuria in cui versa il paese. Il paese è sporco, si vede chiaramente che le strade non vengono pulite e alla mia domanda una signora del paese mi ha risposto seccamente che lo spazzino è malato da tre mesi però i cassonetti vengono svuotati. E quindi? Sta male lo spazzino e il paese non viene pulito! La strada che porta in piazza è disseminata di immondizia, bottigliette, cartacce e anche erba. Ho continuato a girare e la situazione è la stessa per tutto il paese. Incredibile questa sorta di incuria e menefreghismo verso coloro che vivono in questo paese e che non sono mai andati via.
Amatrice ha delle aiuole curatissime a due passi dal corso martoriato ed è pulito come lo era l’estate scorsa. L’erba si può tagliare anche se ci sono le macerie. La dignità va oltre il terremoto.
Sono arrivata in piazza e lo scenario è agghiacciante. Un accampamento. C’è un container nuovo di zecca per le poste, uno a fianco di un alimentari preesistente al 18 gennaio, uno completamente diverso dagli altri per la farmacia e poi tre container vecchi e brutti che ospitano un alimentari, un emporio ed un bar. I commercianti li hanno colorati, tutti diversi chiaramente e solo davanti. Sul lato che si capisce benissimo di quanto fossero sporchi visto che la spennellata di bianco non è riuscita a coprirne le vergogne. Posizionati davanti alla macerie che dovranno essere tolte. Come se Pirozzi avesse messo tutti container allo sbaraglio sul corso sapendo che poi sarebbe iniziata la rimozione. Non ho parole.
Qualcuno salvi questo paradiso!
Camilla
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