“Il maltempo di settembre chiude una estate bollente e siccitosa in cui la caduta del 39% in meno di precipitazioni rispetto alla media che ha provocato oltre 2 miliardi di perdite alle coltivazioni e agli allevamenti e oltre 120mila ettari andati a fuoco fino ad ora che sono praticamente il triplo rispetto alla media dei 10 anni precedenti”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo del maltempo che interrompe di colpo l’estate dei record, con un mese di agosto con le precipitazioni dimezzate nei primi venti giorni, sulla base dei dati Ucea. “Il risultato- prosegue Coldiretti- e’ che 2/3 del territorio nazionale e’ sofferente per la siccita’ che si e’ estesa anche al centro in aree che storicamente non hanno avuto problemi. Se la pioggia non si fa vedere per cento giorni il suolo diventa incapace di gestire il flusso idrico ed ora a preoccupare e’ l’arrivo del maltempo soprattutto con nubifragi. Le precipitazioni per poter essere assorbite dal terreno e combattere la siccita’ devono ora cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti”. “E la grandine- conclude la Coldiretti- e’ la calamita’ piu’ temuta dagli agricoltori in questa stagione perche’ provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno”.
Maltempo: rischio grandine
“Il maltempo di settembre chiude una estate bollente e siccitosa in cui la caduta del 39% in meno di precipitazioni rispetto alla media che ha provocato oltre 2 miliardi di perdite alle coltivazioni e agli allevamenti e oltre 120mila ettari andati a fuoco fino ad ora che sono praticamente il triplo rispetto alla media dei […]
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