“Sono gia’ 672 i morti sul lavoro nel 2017. Dobbiamo fermare questa strage infinita. Serve piu’ rispetto per la salute e la vita”. Lo ha scritto oggi su Twitter la segreteria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in occasione della 67ma Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro, ricordando l’impegno della Cisl per il rispetto in ogni luogo di lavoro delle regole per la sicurezza e la necessita’ di rafforzare la cultura della prevenzione.
Per la senatrice del Pd Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, bisogna continuare a contrastare l’occupazione irregolare, primo fattore di rischio per la salute e la sicurezza. Si deve porre fine alla logica del massimo ribasso negli appalti, che rende soprattutto l’edilizia un settore critico, e si deve promuovere una cultura diversa, anche fra le imprese, perche’ sicurezza e prevenzione siano considerate non un costo ma un investimento.. Secondo Fabbri: “dobbiamo insistere perche’ prenda realmente corpo l’Ispettorato nazionale; perche’ la formazione da parte delle imprese non sia solo un adempimento formale; perche’ il Testo Unico non sia riformato, bensi’ completamente attuato”. Per quanto riguarda l’attivita’ della Commissione, “stiamo lavorando- prosegue- alla riforma del decreto 231 sulla responsabilita’ penale delle imprese per garantire pienamente giustizia alle vittime. Auspichiamo – conclude- che si inizi l’esame in Commissione Lavoro e Ambiente del ddl che introduce il Testo unico amianto”.
Anche gli infortuni sono in aumento rispetto lo scorso anno. I dati Inail registrano infatti nel primi otto mesi del 2017 a livello generale 421.969 denunce per infortunio, ovvero 5.229 in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2016.
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