Il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato oggi l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, volta a riprendere il controllo della Catalogna. Ha giustificato la decisione con la necessità di tornare alla legalità, continuare con la ripresa economica e tenere nuove elezioni nella regione entro un massimo di sei mesi.
Venerdì prossimo, 27 ottobre, il Senato dovrà votare a maggioranza assoluta le misure richieste dal governo, tra cui la destituzione del Presidente Carles Puigdemont e del suo governo. L’applicazione dell’articolo 155 prevede inoltre che il governo spagnolo possa assumere il comando dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) e destituire o nominare i responsabili della televisione e della radio pubbliche della Catalogna.
Le reazioni non si sono fatte attendere: Puigdemont ha definito le misure decise dal governo Rajoy “il peggior attacco alla libertà dai tempi del franchismo”, la presidente del Parlamento catalano Carme Forcadell ha parlato di “colpo di stato”, la sindaca di Barcellona Ada Colau ha denunciato “il grave attacco alle libertà e ai diritti di tutti” e Podemos si è detto scioccato per la “sospensione della democrazia non solo in Catalogna, ma anche in Spagna.”
Intanto oggi pomeriggio quasi 500.000 persone sono scese in strada a Barcellona per chiedere la liberazione dei due attivisti indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart e per protestare contro la decisione di commissariare la Catalogna.
Foto di Roger, Edith e Redaccion Barcelona-Pressenza
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