Non piu’ una classe attenta alle parole di un maestro, ma bambini sdraiati su cuscini sistemati alla rinfusa, ognuno di loro perso davanti al suo tablet. Chi insegna, e cosa insegna, quando a dominare la scena e’ “l’universo nebbioso di Internet, dove c’e’ tutto e il contrario di tutto?”.
In Emilia-Romagna, proprio partendo da questa immagine, hanno deciso di chiederlo ai filosofi, o meglio ad una falange di intellettuali di primo piano: tra storici, scienziati e linguisti. Il tutto da una idea di Umberto Eco, che nel lontano 1980 ispiro’ la prima edizione della rassegna “Che cosa fanno oggi i filosofi?”. “Il titolo era abbastanza ironico, perche’ si pensa che i filosofi siano fumosi e astratti. Ma anche quest’anno c’e’ dell’ironia”, sottolinea il curatore Marcello Di Bella.
Quest’anno infatti il titolo, “L’educazione (buona)”, e’ un riferimento alla discussa riforma della scuola messa in campo dal Governo Renzi.
Ma i curatori del festival, che si tiene a Cattolica nei pomeriggi di domenica (primo appuntamento il 5 novembre con lo storico Emilio Gentile, uno dei massimi esperti di fascismo nel nostro paese), non vogliono buttarla in politica. Il punto e’ cosa e come insegnare oggi ai piu’ giovani. “Il tema e’ vecchio di 2.500 anni, perche’ quello della educazione, che cosa insegnare, e’ sempre stato un chiodo fisso degli intellettuali”, ricorda Di Bella. Se lo pose anche lo stesso Eco: in apertura del festival verra’ mostrato il video di una conferenza che il semiologo tenne a Rimini il 21 aprile 2000 proprio sullo spaesamento che si prova di fronte alla rete.
Dopo quello con Gentile, gli appuntamenti di Cattolica vedranno come protagonisti la preside e scrittrice Maria Pia Veladiano (12 novembre), la linguista Valeria Della Valle (19), la farmacologa e senatrice a vita Elena Cattaneo (26), il filosofo Diego Fusaro (7 gennaio 2018), il filologo classico Federico Condello (14 gennaio), il fenomenologo della religione Marco Gallizioli (21 gennaio), il docente di logica Carlo Toffalori (28 gennaio) e il gran finale con Remo Bodei il 4 febbraio.
Quello di Cattolica, sottolinea presentando l’evento il presidente dell’Istituto dei Beni Culturali dell’Emilia-Romagna Roberto Balzani, “e’ l’incunabolo di tutti i festival di filosofia, una iniziativa seminale che e’ rimasta a dare frutti”.
Sottolinea l’assessore alla Istruzione e alla Cultura di Cattolica, Valeria Antonioli: “Stiamo passando il testimone ai giovani per la risoluzione di problemi che noi abbiamo creato e non siamo stati capaci di risolvere”.
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