“Il governo deve dimostrarsi vigile e attento. E’ in gioco la stessa categoria di sovranita’ del Paese, la sua capacita’ di garantire adeguata tutela a un suo cittadino inerme di fronte a una macchina della giustizia che si e’ macchiata di iniquita’, di drammatici errori, di violazioni dei diritti fondamentali. Lo scorso dicembre ho presentato un’interrogazione urgente sul caso, oggi l’ho riproposta”. Lo annuncia Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, nel corso di una conferenza stampa al Senato per accendere i riflettori sul caso di Denis Cavatassi, l’imprenditore di Tortoreto, arrestato nel marzo 2011 con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio del suo socio d’affari, Luciano Butti, in Thailandia e condannato lo scorso 18 gennaio alla pena Capitale anche in Appello nonostante si sia sempre proclamato innocente. Cavatassi ora e’ in attesa della pronuncia definitiva della Corte Suprema che potrebbe arrivare anche tra due anni, spiegano Romina e Adriano Cavatassi, sorella e fratello di Denis.
Alla conferenza era presente anche l’avvocato Alessandra Ballerini, tra le maggiori esperte in Italia di diritti umani che ha seguito anche la famiglia di Giulio Regeni. “La mia richiesta- spiega Manconi – e’ indirizzata al nostro governo in particolare al Ministero degli Esteri e alla diplomazia italiana perche’ vigilino con la massima attenzione, con il piu’ rigoroso scrupolo, sulla vita e sull’incolumita’ di Denis Cavatassi i cui diritti processuali sono stati costantemente violati e le cui condizioni di detenzione sono una reiterata violazione degli standard di tutela delle garanzie della persona. L’iniziativa di oggi- continua il senatore Pd- cosi’ come le interrogazioni e le pressioni sulla diplomazia italiana hanno come unico fine di ottenere che le nostre autorita’ facciano sentire in tutti i modi possibili l’interesse del nostro Paese, soprattutto all’estero, alla tutela dei diritti e della incolumita’ di Denis Cavatassi. Il nostro Stato e’ in grado di far sentire la pressione politica? La.diplomazia deve essere capace di far sentire molto concretamente che la vita di Cavatassi sta a a cuore al nostro paese“.
Quanto alle indagini e all’attivita’ di istruttoria condotta dalle autorita’ tailandesi che hanno portato alla condanna dell’imprenditore di Tortoreto, Manconi osserva: “Dai verbali e dai documenti che abbiamo a disposizione risulta in maniera inequivocabile semplicemente che la verita’ non e’ stata cercata e non state fatte assolutamente indagini adeguate”.
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