Il soccorritore in bilico sul bordo di quello che resta di un appartamento passa una bambina di circa otto anni a qualcuno sotto di lui, pronto con le braccia tese ad afferrarla. Il rosa del pigiama della bimba, sorpresa probabilmente durante il sonno, rompe il grigiore delle macerie e della polvere sollevata dall’attacco: l’immagine, scattata ieri e condivisa sulla pagina Facebook dagli ‘White helmets’, il corpo di soccorritori indipendente attivo in Siria dal 2014, ben rappresenta la situazione di pericolo che stanno vivendo i civili di Ghouta.
In questa area della periferia di Damasco sta proseguendo per il quarto giorno consecutivo l’offensiva dell’aviazione siriana contro la piu’ grande roccaforte dei ribelli. La situazione sarebbe “catastrofica”, secondo quanto ha rifetiro un medico raggiunto dall’emittente ‘Bbc’. Il “dottor Bassam”, che lavora tra enormi difficolta’ in un ospedale in cui manca tutto, denuncia una sensazione diffusa tra le persone: “la comunita’ internazionale ci ha abbandonato. Non abbiamo piu’ niente: ne’ cibo, ne’ medicine, ne’ case”. L’aviazione siriana “ci bombarda dieci-venti volte al minuto”.
Gli intensi attacchi contro Ghouta, definita “La grande operazione finale” dai vertici di Damasco, avrebbe causato secondo le ong locali tra i 200 e i 250 morti tra i civili. Qui riesiedono ancora 400mila persone strette tra il fuoco dell’esercito regolare sostenuto dalla Russia e le ultime postazioni dei ribelli, che dal 2011 cercando di rovesciare il governo di Bashar Al-Assad.
E il presidente ha assicurato di voler sradicare “le milizie terroriste”, con attenzione a non colpire obiettivi civili. Ma il medico riferisce che in realta’ elicotteri, caccia e droni “colpiscono qualsiasi cosa: negozi, ospedali, scuole, moschee…
Mi capita di trovarmi a dover medicare qualcuno che era stato ferito appena qualche giorno prima”.
“Dov’e’ la comunita’ internazionale, dove” l’Onu e il Consiglio di sicurezza? Ci hanno abbandonato. Stanno permettendo che ci uccidano”, conclude il medico.
Siria: bimba in pigiama rosa simbolo dei civili sotto attacco
Il soccorritore in bilico sul bordo di quello che resta di un appartamento passa una bambina di circa otto anni a qualcuno sotto di lui, pronto con le braccia tese ad afferrarla. Il rosa del pigiama della bimba, sorpresa probabilmente durante il sonno, rompe il grigiore delle macerie e della polvere sollevata dall’attacco: l’immagine, scattata […]
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