È in calendario domani l’udienza per il processo di Bussi davanti la Corte di Cassazione, alla quale si sono rivolti gli imputati condannati in secondo grado dalla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila. L’udienza è tuttavia a rischio per lo sciopero proclamato dagli avvocati. In verità il codice deontologico dei legali stabilisce che non debba esserci astensione dalle udienze qualora sia imminente la data di prescrizione del reato e nel caso di Bussi il disastro ambientale sarebbe prescritto tra appena un mese. In ogni caso lo sciopero, qualora fosse confermato dai legali interessati al caso a dispetto di quanto previsto dalla deontologia professionale, determinerebbe un allungamento dei tempi: il termine per la prescrizione potrebbe e anzi dovrebbe essere spostato per consentire il recupero dell’udienza eventualmente saltata. «La Giustizia – commenta il delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio – dovrà necessariamente avere modo di esprimersi chiudendo finalmente questa lunghissima pagina. La nostra associazione, parte civile con l’avv. Tommaso Navarra sin dall’inizio del procedimento, attende fiduciosa il responso della Corte. Resta il fatto che il territorio, al di là della decisione definitiva che attendiamo presto, sarà veramente risarcito soltanto con una totale bonifica dei terreni contaminati».
Sarà invece certamente aggiornata ad altra data l’udienza, in calendario sempre per domani davanti al Tribunale di Sulmona, del processo a carico del 64enne di Pettorano sul Gizio accusato di ucciso un orso bruno marsicano nel settembre del 2014. L’astensione degli avvocati in questo caso comporterà inevitabilmente un ulteriore rinvio. Si tratterà soltanto di stabilire la data della nuova convocazione. Il WWF, rappresentato dall’avv. Michele Pezone, anche in questo procedimento penale si è costituito parte civile.
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