Finanziare e attuare progetti per la riqualificazione e il riuso sociale, ambientale e culturale di circa 450 stazioni vuote e delle linee ferroviarie dismesse del network di Rete Ferroviaria Italiana. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi a Milano dall’ad di Fs Renato Mazzoncini e il direttore generale di Banca Etica Alessandro Messina nella sala Loghi della stazione centrale di Milano. “Il Gruppo Fs ha avviato negli ultimi anni importanti interventi per riqualificare e riorganizzare gli spazi e le aree delle principali stazioni italiane non piu’ funzionali alle attivita’ ferroviarie”, afferma Mazzoncini. Stazioni ferroviarie che a detta del numero uno Fs “non sono piu’ solo luoghi dove iniziano o finiscono i viaggi”. A detta di Mazzoncini e’ dunque fondamentale “migliorare l’efficienza, il valore e l’integrazione con la citta’ delle stazioni ferroviarie, sia grandi sia medio-piccole, per renderle poli di attrazione e di servizi per il territorio e non solo efficienti poli trasportistici”. Ed e’ proprio sviluppando progetti di sostenibilita’ sociale e ambientale che Fs “vuole facilitare e favorire- prosegue- anche attraverso comodati d’uso, attivita’ associative del Terzo settore e del mondo no profit”. Con l’accordo di collaborazione Fs Italiane e Banca Etica si impegnano dunque a “promuovere e sostenere progettualita’ integrate”. Questo vuol dire che Fs coinvolgera’ l’istituto di credito nella selezione attraverso bandi di operatori e associazioni del Terzo settore che vogliano gestire le aree delle 2.300 stazioni di proprieta’ Fs dislocate sul territorio nazionale.
Banca Etica, invece favorira’ attraverso bandi dedicati sul proprio network di crowdfunding la raccolta fondi per sostenere i progetti, oltre a promuovere eventi culturali per presentare iniziative e oltre ad offrira’ servizi creditizi e bancari integrati. “Banca Etica e’ nata per gestire risorse finanziarie di famiglie, persone, organizzazioni, societa’ ed enti, orientando i loro risparmi verso la realizzazione del bene comune della collettivita’”, dice Messina.
L’intesa con Fs quindi a detta del numero uno di Banca Etica, “un’occasione per mettere in pratica iniziative di rigenerazione territoriale secondo i principi della finanza etica: con pari attenzione cioe’ alla sostenibilita’ economico-finanziaria e a quella socio-ambientale. In questo momento la sfida della riqualificazione degli immobili e dei beni comuni presenti nelle periferie urbane e nelle aree interne del paese e’ al centro delle nostre attivita’”.
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