Pluripremiato ai Festival, racconto intimo e ironico lungo l’asse di una dorsale montana inquieta che tende sismicamente verso il mare, il diario cinematografico Appennino di Emiliano Dante, regista aquilano, non è un film sul terremoto. O meglio non è solo un film sul terremoto ma estende la sua lettura intima e ironica, lirica e geometrica al cinema reale, sul senso del documentare ciò che si vive. Una catastrofe, sì, “ma anche la possibilità di venire a contatto con qualcosa di molto profondo se si riesce a cogliere l’esperienza nella sua complessità”. Uno sguardo ribaltato, quindi, che apre ad una dimensione meno luttuosa, soffermandosi sugli aspetti ” non immediatamente visibili nel panorama del terremoto”. Il Polo Museale dell’Abruzzo diretto da Lucia Arbace, ed il MuNDA, direttore Mauro Congeduti, partecipano così al IX anniversario del sisma, con la proiezione nelle sale del museo del filmato, venerdì 6 aprile alle ore 17.30.
L’ingresso sarà gratuito
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