Sabato 14 aprile, presso il Teatro Tosti di Castel di Sangro, si terrà un importante evento aperto a medici e infermieri sul tema: Emergenza e cronicità. Il convegno, il cui responsabile scientifico è il Prof. Franco Marinangeli, Direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione dell’Università dell’Aquila e Direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione del P.O. San Salvatore dell’Aquila, è stato intitolato a Salvatore Tommasi, Medico e Ricercatore nato a Roccaraso nel 1813, protagonista indiscusso delle scienze mediche in Italia nella fase successiva all’unità d’Italia.
Il tema “Emergenza sanitaria e cronicità”, apparentemente distante, in realtà riporta alla necessità di risposte rapide ed efficaci riferite a pazienti cronici in presenza di un’urgenza. Il mondo sanitario, come afferma il Prof. Marinangeli, sta rapidamente cambiando. La riduzione dei posti letto negli ospedali sta portando, come sappiamo, ad una “territorializzazione” dei pazienti. Ciò, ovviamente, comporta un uso sempre più estensivo del sistema di emergenza per la gestione di pazienti cronici riacutizzati, più che per la gestione di pazienti “acuti”. La realtà futura sarà sempre più orientata verso questo tipo di amministrazione, e gli utenti accetteranno, in futuro, questo nuovo modello di sanità soltanto laddove a essi verrà garantita, da una parte una qualità ottimale delle cure domiciliari con un controllo minuzioso e continuo dei parametri vitali e dei sintomi, e, dall’altra, una velocissima centralizzazione verso l’ospedale più indicato in caso di problematiche acute. Ciò oggi è possibile grazie a un sistema di elisoccorso estremamente efficiente, di cui peraltro si parlerà approfonditamente nel corso del convegno. Tra i sintomi dell’età avanzata, legati alle patologie croniche che costringono all’ospedalizzazione domiciliare, o comunque a una riduzione importante della qualità di vita, non c’è nulla di più trasversale del dolore. Una sua gestione ottimale rende più accettabile al paziente le sue condizioni, specialmente se tale sintomo, o meglio ancora tale “malattia”, può essere gestito in maniera immediata perché “controllato da lontano”. Oggi abbiamo a disposizione tutti i farmaci necessari per la gestione del dolore, la cui efficacia e tollerabilità è ormai riconosciuta dalla comunità internazionale, ma che necessitano di un attento monitoraggio. Essi sono indiscutibilmente di estrema utilità per rendere al paziente più tollerabile la sua condizione, favorendo il concetto della “riabilitazione nella cronicità”, e, insieme ai nuovi sistemi informatici di telemonitoraggio e ad un sistema di emergenza-urgenza capillare e pronto alla centralizzazione, possono fare la differenza per un Sistema Sanitario alla ricerca di nuovi equilibri e di una sostenibilità economica.
Questo evento, unico nel suo genere a livello nazionale, rappresenta uno stimolo a una riflessione sul futuro di una sanità che deve cambiare, perché il mondo sta cambiando, e gli uomini, con le loro patologie, stanno anch’essi cambiando. Il convegno, in cui si parlerà anche di nuove tecnologie per la trasmissione di dati clinici e delle normative relative alla telemedicina, è aperto a Medici di Emergenza e Urgenza, Medici di Medicina Generale, Anestesisti Rianimatori, Terapisti del Dolore, Palliativisti, Oncologi, Medici dei Distretti Sanitari, Infermieri attivi nelle linee di attività dell’emergenza e della cronicità. Al convegno saranno presenti il Presidente della Provincia e Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, il Direttore Generale della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Rinaldo Tordera, la Direttrice della ASL Teresa Colizza. L’evento sancisce anche una sorta di gemellaggio tra le Università di L’Aquila e Napoli, rappresentata dal Prof. Pasquale Sansone della Seconda Università. Castel di Sangro è in una posizione strategica per la valorizzazione di linee di attività importanti per la ASL provinciale e il Prof. Marinangeli intende dare all’evento una cadenza annuale, per sottolineare da una parte l’importanza di questa area per la ASL e la rete formativa dell’Università, dall’altra il rapporto privilegiato con l’Istituto di Anestesia e Rianimazione della Seconda Università di Napoli.
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