L’Aquila scende in piazza contro la restituzione delle tasse sospese a imprese e professionisti nel cratere del sisma del 2009. La Commissione Europea considera quelle somme come aiuti di Stato, un ulteriore schiaffo per i cittadini aquilani che con grande fatica cercano di rialzarsi dalla tragedia del 9 aprile 2009. Nonostante il governo uscente abbia stabilito la proroga di 120 giorni dell’efficacia delle cartelle esattoriali, migliaia di cittadini, imprenditori e commercianti aquilani hanno sfilato in corteo, organizzato da Comune dell’Aquila e Regione Abruzzo, per le vie del capoluogo abruzzese per dire no alla restituzione delle tasse: “È incomprensibile. Reduci dal terremoto, vittime dello Stato”, è quanto si legge in un cartello.
Sarebbe infatti emerso che “i Governi italiani, per dieci diverse calamità avevano concesso vantaggi fiscali a imprese senza mai notificare l’intervento alla Commissione Europea e senza rispettare i regolamenti comunitari”. “Questo è il posto d’Italia dove si pagano le tasse più alte, le tasse più la rata di restituzione. Lo Stato rispetti le sue leggi”, afferma Lolli.
“Non voglio parlare di governo, ma dell’Aquila e di una Europa incapace di distinguere aiuti di stato da quello che lo stato deve legittimamente ad una popolazione colpita da un dramma”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni durante il corteo.
Vedi video su tiKotv
Lascia un commento