Sono oltre 38 mila le sottoscrizioni raccolte da #BastaAmianto: la petizione per chiedere di ripristinare lo strumento piu’ efficace che sia mai stato attivato per consentire la bonifica di tetti e coperture in amianto. Cioe’ quello di legare un extra-incentivo per la bonifica della copertura, agli incentivi dedicati a chi produce energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici. Primi firmatari della petizione, lanciata su Change.org da Annalisa Corrado (Green Italia e Possibile) e presentata oggi alla Sala Stampa della Camera da Rossella Muroni (deputata LeU), Pippo Civati (Possibile), il vicepresidente del Kyoto Club Francesco Ferrante, Luca Pastorino (deputato LeU) insieme al Coordinatore dell’Ufficio scientifico di Legambiente Andrea Minutolo. “Nonostante sia passato piu’ di un quarto di secolo dalla messa al bando la questione e’ tutt’altro che risolta- e’ emerso nella conferenza stampa- Nel nostro Paese si stima siano presenti ancora dalle 32 alle 40 milioni di tonnellate d’amianto, tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati, mentre sono 75.000 gli ettari di territorio in cui c’e’ una accertata contaminazione. Inoltre ci sono migliaia di edifici pubblici, tra scuole ed altre strutture, che ancora ‘ospitano’ manufatti contenenti amianto”. Una pesante eredita’ che si somma “a quella ancora piu’ tragica delle morti legate all’esposizione a questo killer silenzioso: tra le 3mila e le 6mila l’anno. E aumenta la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale”. “La via piu’ diretta per il ripristino di questo incentivo sarebbe inserirlo, per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, nel decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche per il 2018-2020 in fase di concertazione”.
Oltre al vantaggio ambientale, “ripristinare l’extra-incentivo per la sostituzione delle coperture contenenti amianto con impianti fotovoltaici ridurrebbe i costi sanitari a carico della collettivita’ e attiverebbe filiere economiche innovative e di qualita’, dall’edilizia all’industria fotovoltaica, passando per gli installatori di pannelli e addetti alla bonifica”, rilanciando questi settori “nel segno della sostenibilita’, della rigenerazione, dell’innovazione, della qualita’”. Per tutte queste ragioni “e’ importante tornare agli incentivi per chi bonifica tetti con coperture in amianto e sostituisce le coperture con pannelli fotovoltaici”, e’ l’appello lanciato oggi. Si tratta “della misura piu’ efficace mia messa in campo per la bonifica delle coperture in amianto: grazie a questo strumento sono stati bonificati oltre 20 milioni di metri quadri di coperture in meno di due anni, realizzando centrali fotovoltaiche diffuse per piu’ di 2.000 MegaWatt di potenza. Per contro la soppressione di questo incentivo ha causato un sostanziale blocco delle bonifiche”. Per centrare l’obiettivo i promotori della petizione #BastaAmianto sono pronti a lanciare una campagna di sensibilizzazione capace di mobilitare cittadini, societa’ civile, professionisti, corpi intermedi e istituzioni. Il primo step sara’ un social bombing per il 28 aprile, la Giornata Mondiale della vittime dell’amianto. Per partecipare basta andare su Change.org/bastaamianto. #BastaAmianto con la sua compagna di sensibilizzazione e mobilitazione intende anche suscitare “un dibattito piu’ ampio, che comprenda anche la delicata questione della gestione definitiva del fine vita di questi residui contenenti amianto, per cui in Italia mancano le strutture”.
Lascia un commento