La sensibilita’ di una mamma, la dolcezza di una bambina. E una favola della buonanotte, ‘complice’ la Croce Rossa Italiana, diventa il centro di un progetto dedicato ai piccoli delle scuole materne. Nasce cosi’ ‘La vera storia di Cri’, un libro subito accolto e ‘adottato’ dal Comitato Provinciale di Trento e successivamente dal Comitato Nazionale. Dietro la sua realizzazione, l’iniziativa di Martina Cerbaro, volontaria da poco piu’ di un anno del Gruppo di Lavis, appartenente al Comitato CRI di Trento. Ma anche la curiosita’ unita alla dolcezza della piccola Ayla, la figlia di 4 anni di Martina. “Ho fatto il corso base per la Croce Rossa- dice Martina all’agenzia Dire- E quando tornavo a casa raccontavo quello che facevo durante il giorno a mia figlia, a volte la portavo pure con me”. Un racconto evidentemente affascinante, come pure l’attivita’ della mamma, al punto da incuriosire Ayla: “Quando era il momento di portarla a dormire, le raccontavo storie della buonanotte. Una sera mi chiede ‘perche’ non mi racconti la storia, la favola della Croce Rossa?’. Cosi’ ho iniziato”. Da quella sera la piccola Ayla prima di addormentarsi ha continuato a chiedere alla sua mamma la favola della CRI che, giorno dopo giorno, si arricchiva di particolari.
Di questa storia, bella quanto originale, pur non parlando di principi e principesse ma di un uomo buono che voleva aiutare chi si trovava in difficolta’, Ayla ha iniziato a parlarne ai compagni di asilo finche’ le mamme si sono risolte a Martina chiedendole dove era possibile acquistare il libro della Croce Rossa. Ecco la scintilla: “Non me l’aspettavo- spiega- Cosi’ ho pensato di scriverlo, con l’aiuto di mia figlia, prendendo spunto dalla storia originale”. L’illustrazione per mano dei piccoli della materna ha fatto il resto. Dopo una prima stampa per circa mille copie, ‘La vera storia di Cri’ e’ stato adottato dal Comitato Provinciale di Trento e successivamente dal Comitato Nazionale. È stato richiesto anche da altre scuole, c’e’ pure chi lo ha usato come tesi di laurea: tutto a titolo gratuito, chi ha voluto, ha fatto un’offerta per la Croce Rossa. “È stato emozionante, quella della Cri e’ una favola che si puo’ realizzare. Un seguito? C’e’ un altro progetto, ci sto pensando con mia figlia che ha sempre le idee migliori”.
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