È morta a Palermo Rita Borsellino, sorella minore del magistrato Paolo Borsellino, ucciso da Cosa nostra il 19 luglio del 1992 in via d’Amelio, sotto la casa della madre. Dopo l’omicidio di Paolo Borsellino aveva cominciato a girare le scuole per raccontare la storia di suo fratello. “Lui si sentiva una persona normale e così io lo racconto a chi me ne chiede”, diceva lei. Rita Borsellino ha speso una vita contro la mafia e per l’impegno civile, non ha perso la voce, nelle manifestazioni pubbliche, per chiedere “non una verità, ma la verità”.
Farmacista, dal 2009 al 2014. Nel 1995 fu eletta vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata nominata presidente onoraria nel 2005.
È stata europarlamentare del Partito democratico dal 2009 al 2014.
Rita lascia tre figli: Claudio, Cecilia e Marta.
“Grande tristezza, riferimento per legalità” “Ho appreso con grande tristezza la notizia della scomparsa di Rita Borsellino, alla quale mi legavano sentimenti di vera amicizia e di condivisione. Con coraggio e determinazione, ha raccolto l’insegnamento del fratello Paolo, diventando testimone autorevole e autentica dell’antimafia e punto di riferimento per legalità e impegno per migliaia di giovani. Ai suoi familiari esprimo la mia vicinanza e la più grande solidarietà”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota.
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