“Una scommessa vinta, i vostri sorrisi”. È con queste parole che il Sindaco di Amatrice Filippo Palombini definisce questa Edizione 2018 della Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana. Una festa corale della quale questo popolo aveva davvero bisogno, tre giorni di allegria, di canti, di suoni, di balli, di comunita’. E’ quanto si legge in una nota del Comune di Amatrice.
Una comunita’ ferita ma orgogliosa e tenace che e’ stata capace di tornare a cantare, di tornare a sorridere e a ballare e a commuoversi e a ridere, e a cantare la propria voglia di vivere e di andare avanti, nonostante tutto, dice la nota. Una manifestazione che ci voleva, fatta di ore preziose vissute tutti insieme, come prima, come quando nessuno avrebbe mai potuto immaginare la tragedia che ha cambiato la vita di ciascun membro di questa comunita’.
Una manifestazione desiderata, voluta tenacemente, che ha visto una popolazione intera tornare con amore e dedizione alle proprie tradizioni, e alla sua tradizione piu’ bella, quella dei nostri padri, che per mezzo secolo e’ stata un punto di riferimento di questo territorio e che ha reso il nostro piatto principe famoso in tutto il mondo, con 25mila persone che hanno affollato, nei tre giorni della Sagra, la nostra citta’. Persone che non si sono arrese, nella giornata di domenica, nonostante la pioggia e che hanno atteso in fila, sotto gli ombrelli, per un piatto di spaghetti, dei nostri spaghetti all’Amatriciana.
Una manifestazione, continua la nota, che e’ stata possibile grazie alla dedizione completa e appassionata della nostra straordinaria Pro Loco, che anche quest’anno ha dato il meglio di se’, servendo migliaia di gustosissimi piatti di Amatriciana, apprezzati dai tantissimi turisti che si sono riversati in questa Conca nel fine settimana, provenienti da tutta Italia e dall’estero. La nostra storica Pro Loco, che non ha sentito la stanchezza delle tante ore dietro ai fornelli e che ha avuto un sorriso per tutti, supportata con abnegazione dalla Pro Loco di Cittareale e di Castel di Tora, dall’UNPLI, dall’AIPS di Sant’Angelo di Amatrice, che hanno condiviso con noi questa esperienza. Una manifestazione, prosegue la nota, che e’ stata possibile grazie al prezioso supporto della Regione Lazio e di LazioCrea, che sono state con noi nelle difficili settimane dell’organizzazione e che non ci hanno fatto mancare l’aiuto nei tre giorni cruciali che hanno visto migliaia e migliaia di persone in fila per assaggiare un piatto dei nostri meravigliosi spaghetti. Una festa che si e’ svolta con ordine e in piena sicurezza grazie alla costante vigilanza delle Forze dell’Ordine, che hanno garantito serenita’ a tutti.
E allora grazie, aggiunge la nota. Grazie a tutti coloro che hanno permesso tutto questo ma grazie infinite a tutti quelli che si sono messi in viaggio per raggiungere Amatrice, la nostra citta’ che, pur ferita, non ha esitato ad aprire le sue porte a tutti, con l’amore di sempre, con il calore di sempre, con lo spirito di sempre. Questa terra ha tanto da fare, ancora. Qui ad Amatrice tutti sono al lavoro, seriamente, con diligenza, con amore, con la voglia di vincere questa battaglia che e’ la vita di ciascuno di noi. Ci portiamo nel cuore i ricordi di queste giornate piene di vita, di gioia, di ardore, di speranza nel futuro.
Ci mettiamo al lavoro senza dimenticare nulla, con lo stesso sentimento di ieri nell’anima: il ricordo indelebile di chi non c’e’ piu’, il calore che tutto il mondo e’ stato capace di portare qui, la solidarieta’ di tanta gente, i profumi della nostra salsa che per tre giorni hanno riempito quest’aria, conclude la nota. A tutti coloro che sono stati qui con noi in questi tre giorni: grazie per i vostri sorrisi. Quei sorrisi che ci hanno dimostrato che, si’, ne vale la pena. Grazie di cuore.
Amatrice: 25mila presenze per ritorno Sagra Spaghetti all’Amatriciana
“Una scommessa vinta, i vostri sorrisi”. È con queste parole che il Sindaco di Amatrice Filippo Palombini definisce questa Edizione 2018 della Sagra degli Spaghetti all’Amatriciana. Una festa corale della quale questo popolo aveva davvero bisogno, tre giorni di allegria, di canti, di suoni, di balli, di comunita’. E’ quanto si legge in una nota […]
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