In India l’omosessualità non è più reato: lo ha stabilito oggi la Corte Suprema di Delhi, con una sentenza che mette fine a una tradizione di giurisprudenza cominciata 167 anni fa.
I giudici hanno rivisto un verdetto del 2013 che aveva ribadito la validità di una norma di epoca coloniale nota come Sezione 377: nel testo i rapporti omosessuali erano definiti “reato contro natura”. Secondo Dipak Misra, il giudice che ha letto la sentenza, la “criminalizzazione” delle relazioni gay in vigore fino a oggi in India era “irrazionale, arbitraria e chiaramente incostituzionale”.
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