“La missione EunavFor Med-Sophia, su cui continuiamo ad avere il comando da giugno 2015, ha permesso l’arresto di 151 scafisti, di neutralizzare 550 natanti usati criminosamente, e ha permesso l’addestramento di 240 ufficiali della Marina e della Guardia costiera libica. A breve partira’ un nuovo corso per altre 75 unita’, presso la scuola sottufficiali della Maddalena. Circa il 70% del personale addestrato lavora gia’ a bordo dei pattugliatori della Guardia costiera libica. Queste operazioni – cruciali per la Libia – si svolgono grazie ai finanziamenti dell’Unione europea. Questi dati dimostrano l’importanza dell’operazione, che contribuisce anche all’attuazione dell’embargo sulle armi in Libia, delle Nazioni Unite”. Lo ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, intervenendo alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa sugli sviluppi della situazione in Libia. Trenta ha proseguito spiegando che la Libia si conferma l’hub principale per i migranti che cercano di raggiungere l’Italia e quindi l’Europa, “tuttavia nel corso dei primi sette mesi del 2018 si e’ registrata una riduzione dell’80% dei flussi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Questo e’ avvenuto, secondo il ministro, proprio grazie alle operazioni condotte dal governo libico, capace di smantellare molte organizzazioni criminali di trafficanti nell’area di Sabrata. Ma anche per via della collaborazione con l’Italia, “che ha favorito la crescita delle capacita’ della Guardia costiera libica”. In ambito di ricerca e soccorso, ha detto Trenta, le autorita’ libiche “hanno salvato nell’ultimo anno 9mila persone in 70 interventi anche grazie alle 7 motovedette” concesse dall’Italia.
Il dispositivo militare italiano, ha sottolineato il ministro della Difesa, prevede l’operazione Mare sicuro, per la sorveglianza nelle acque prospicenti la Libia e nel contrasto del traffico di esseri umani in collaborazione con la Libia. L’Italia ha inoltre aiutato a rimettere in funzione nove navi libiche, ha detto Trenta, “riportando il livello di efficenza della flotta a circa il 90% a beneficio delle attivita’ di pattugliamento e ricerca e soccorso”. Le attivita’ di Mare sicuro vanno integrate a quella di Miasit, la missione bilaterale di assistenza e supporto al Governo di accordo nazionale libico. “Al momento su Tripoli ci sono 400 unita’ della Difesa” ha detto Trenta: “In particolare ci stiamo occupando del ripristino di tre C-130 della flotta libica, e delle infrastrutture dell’aeroporto di Mitiga”. A Misurata, ha concluso il ministro, “e’ ancora attivo l’ospedale da campo italiano della ex-missione Ippocrate che da’ supporto alla popolazione e ha permesso anche il soccorso dei feriti” nei recenti scontri a Tripoli.
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