Attesa in Uganda per il ritorno di Bobi Wine, nome d’arte del deputato e star della musica afrobeat Robert Kyagulanyi, che ha annunciato che domani volera’ a Kampala dagli Stati Uniti.
Negli Usa, Wine si era recato per curarsi dopo i problemi di salute emersi nelle scorse settimane, durante la sua detenzione e legati a presunte violenze subite dai militari in Uganda.
La polizia nazionale ha diffuso via Twitter indicazioni in occasione della giornata di domani: non ci dovranno essere manifestazioni “illegali” all’arrivo di Wine e solo ai familiari stretti sara’ consentito di accoglierlo all’aeroporto di Entebbe.
Le vicende giudiziarie di Wine, seguite all’omicidio del suo autista, hanno suscitato l’indignazione di molti ugandesi e diverse ong si sono mobilitate a suo sostegno, insieme ad attivisti e artisti tra cui Chris Martin, Brian Eno e Damon Albarn.
Wine e’ stato arrestato il mese scorso ad Arua, in seguito a un lancio di pietre contro il convoglio del presidente Yoweri Museveni, in carica dal 1986.
Il mese prossimo, il musicista-deputato dovra’ comparire in tribunale con l’accusa di tradimento, per la quale rischia la pena di morte. Le sue condizioni fisiche sono migliorate, ma le foto che pubblica su Twitter mostrano che continua a camminare con il sostegno di un bastone. “Sono un ugandese libero con il diritto di muovermi liberamente nel mio Paese. La polizia non puo’ dirmi chi puo’ ricevermi e chi no, ne’ dove posso o non posso andare” ha scritto Bobi Wine sul social network. “Ci vediamo domani, amici”.
Uganda: il rapper Wine rientra dagli Stati Uniti, monito della polizia
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