Il ministro degli Affari europei, Paolo Savona, incontrando la stampa estera ha affermato: “Dicono che il 2,4% di deficit sia troppo? Cosa dobbiamo fare con una politica monetaria che cambia segno e con il rallentamento della crescita internazionale? L’Unione europea tiene il pilota automatico in questa situazione, allora se rischia di andare contro un iceberg tiene il pilota automatico lo stesso? Non le interessa?”.
Contrariamente a quanto indicato nel Def, secondo Savona il Pil potrebbe salire al 2 per cento nel 2019 e al 3% nel 2020.
Quindi, continua, “anche il deficit sarà più basso” grazie all’impatto degli investimenti pubblici sullo sviluppo.
Al di là delle “provocazioni” lanciate “con stile ma anche “pesanti” giunte dalla Commissione europea “non credo – ha detto ancora Savona – che nessuno in Europa abbia interesse che l’Italia entri in una crisi”.
“Io cerco di rimanere sordo a ciò che accade intorno a me in termini di chiacchiere”, aggiunge. “Ma gente che vuole lasciare l’Europa o l’euro non c’è”.
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