Riportare l’utilizzo dei fondi europei, l’accesso al microcredito e il rilancio del ruolo dei Confidi nell’agenda del centrodestra abruzzese, o meglio nel suo “prossimo Governo regionale”. Lo afferma a pochi mesi dal voto il consigliere di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che fa i conti in tasca all’attuale amministrazione Pd con i numeri forniti da Cna Abruzzo su dati Movimprese che parlano di una realta’ in cui “negli ultimi 4 anni le piccole aziende e le imprese artigiane abruzzesi sono diminuite drasticamente di numero e continua senza sosta la loro crisi mentre il governo regionale nulla ha fatto per intervenire con misure adeguate per limitare i danni in un settore che piu’ di altri soffre gli effetti del proliferare dei negozi virtuali e della grande distribuzione”. La Regione Abruzzo guidata prima da Luciano D’Alfonso e ora dal presidente vicario Giovanni Lolli e’ un “fallimento -prosegue Febbo- Questi preoccupanti numeri negativi bocciano completamente l’operato di questo governo”. I numeri cui fa riferimento sono quelli del terzo trimestre 2018: “Constatiamo come in Abruzzo le micro imprese, per la prima volta, scendono sotto quota 30 mila unita’ con un trend negativo quattro volte superiore alla media italiana – dice ancora Febbo – Infatti, le aziende artigiane hanno segnato una flessione di 99 unita’, peggior risultato degli ultimi quattro anni. La decrescita percentuale delle imprese artigiane e’ pari allo 0,33% (quello medio italiano che si e’ attestato allo 0,08%) e pone la nostra regione addirittura all’ultimo posto nella graduatoria nazionale”.
Il consigliere regionale FI Mauro Febbo commenta in una lunga nota i numeri emersi dall’ultima indagine della Cna Abruzzo sulle imprese del territorio che ci ha posizionati, in quanto a decrescita, nell’ultima posizione a livello nazionale. “Un pessimo risultato mai registrato nella storia della nostra Regione- spiega- che oggi vede per l’esattezza 29.988 piccole aziende a fronte delle circa 36 mila di qualche anno fa. Solo nei primi nove mesi dell’anno 2018 registriamo una flessione di ben 432 unita’ che conferma l’andamento assai peggiore della media nazionale: 1,40%, valore doppio rispetto allo 0,72% italiano”. “Da tempo – continua Febbo – ho lamentato lo scarso utilizzo delle risorse europee e dei fondi regionali da utilizzare in questo settore fortemente in crisi. A tutto questo si deve aggiungere l’assurda decisione assunta dalla Regione di centrosinistra di escludere i Confidi (specifici consorzi nati per svolgere attivita’ di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti) dalla gestione dei fondi comunitari, mettendo ancora piu’ in difficolta’ il sistema delle imprese e negando loro l’accesso al credito. I Confidi hanno avuto invece da sempre un ruolo fondamentale per la vita delle piccole aziende e quelle artigianali e questa preclusione e’ ancora piu’ pesante dato che in quanto in Abruzzo manca un sistema bancario locale. Nonostante i richiami giunti in piu’ occasioni e nei vari tavoli da tutti i portatori d’interesse questo Governo regionale e’ rimasto sordo, non riuscendo a produrre risposte credibili senza investire risorse da dedicare alle imprese artigianali ne’ impegnando economie di bilancio per finanziare la legge regionale vigente ne’ tantomeno attuando politiche di rilancio per l’accesso al credito tramite i Confidi”.
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