Si è svolta ieri presso il Ministero del Lavoro la riunione tra direzione aziendale di LFoundry, i rappresentanti istituzionali e le parti sociali.
Durante l’incontro l’azienda ha contestualizzato il momento difficile che sta vivendo per una serie di cause concatenate: un calo della domanda già iniziata questa estate e che probabilmente ha ragioni da ricercare nelle dinamiche geopolitiche in atto; un aumento del costo delle materie prime, in particolare silicio e gas. La contrazione di ordini permarrà ragionevolmente anche nel 2019. Tutto ciò rende fragile l’attuale struttura dei costi aziendale, di cui la voce “costo del lavoro” è la principale.
Se da un lato l’azienda ha dichiarato la necessità di gestire un periodo di transizione tramite regime di contratti di solidarietà di almeno 18 mesi, dall’altro lato si lavora sui piani futuri. Il management si sta infatti muovendo per favorire il consolidamento dell’attuale base produttiva verificando anche potenziali possibilità di sviluppo.
“Abbiamo apprezzato il confronto aperto” dichiara Fabrizio Famà, Direttore Risorse Umane e Affari Generali di LFoundry. “Sono state poste domande molto precise sia da parte del Ministero che da parte sindacale per conoscere i dettagli sui piani futuri. Abbiamo dunque dato la nostra disponibilità ad avere un confronto continuo a partire da una nuova riunione che sarà convocata all’inizio del prossimo anno”.
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