Va bene che la Manovra è il “frutto di un lavoro di compromesso tra due forze profondamente diverse”, ma nel maxiemendamento “si dà il via libera, senza alcun dibattito parlamentare, ad una norma di legge che autorizza l’eradicazione degli olivi secolari della mia Puglia” e questo è “un atto gravissimo, di inaudita slealtà politica, un atto arrogante di un ministro leghista che pensa di venire a dettare legge in Puglia e di distruggere il nostro patrimonio ambientale per soddisfare gli interessi illeciti dei soliti noti”. Tuona così da Facebook Lillo Ciampolillo, senatore pugliese M5S in prima linea contro le operazioni di eradicazione di ulivi infetti da Xylella, per la scienza necessarie per impedire l’ulteriore estensione del contagio.
“Cosa c’entrano i nostri olivi con la legge di bilancio? Chi ha fatto questa furbata dovrebbe solo vergognarsi- insiste Ciampolillo- Il ministro leghista dell’agricoltura, non più tardi di qualche giorno fa, aveva annunciato un dibattito parlamentare sull’argomento”, prosegue scagliandosi contro Gian Marco Centinaio, ma “comprendo che si abbia paura del confronto, specie quando gli argomenti sono deboli come quelli portati avanti da chi pensa di risolvere il problema della Xylella tagliando centinaia di migliaia di alberi, in gran parte sanissimi”.
A peggiorare le cose la circostanza che la misura è frutto di un emendamento a firma Pd, del senatore pugliese Dario Stefano, ammesso nel maxiemendamento e votato. Un risultato che il senatore si intesta: “una battaglia politica personale- commenta Stefano – che ha saputo resistere e avere la meglio anche rispetto alla scelta di un maxi emendamento, per niente discusso e sottoposto ad una fiducia frettolosa. Per fortuna avevamo fatto un lavoro preparatorio importante in Commissione- spiega il senatore Dem- che, grazie all’interlocuzione senza soste con il vice ministro Garavaglia, ci consente di consegnare alla Puglia uno strumento in più per contenere la diffusione della Xylella. Un regalo di Natale che voglio dedicare a tutti gli agricoltori pugliesi che riempiono di orgoglio la nostra identità”.
Ma Lillo Ciampolillo, senatore pugliese M5S, non ci sta: “La scienza ha dimostrato che l’unica cura veramente utile è la buona agricoltura, che consente agli alberi di essere resistenti al batterio”, insiste su Facebook. Ciampolillo è fermo in questa convinzione. Per dire, la scorsa settimana, nel corso dell’audizione del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio alla commissione Agricoltura della Camera, la deputata Pd Maria Chiara Gadda ha segnalato che “c’è il senatore Ciampolillo del M5S che ha messo la sua dimora parlamentare su un terreno con piante infette”, però “così è difficile proseguire con le eradicazioni e limitare la diffusione del batterio”. Per questo “invito a fare un grande piano comunicazione e a risolvere questo problema che nella maggioranza esiste”, ha aggiunto Gadda.
Per il senatore M5S invece “l’unica cosa che sembra interessare è quella di mettere le mani sui fondi comunitari per un’ennesima squallida speculazione. E tutto questo devastando il nostro ambiente”, attacca oggi su Facebook. “Si usa allora il ricatto della legge bilancio, i sotterfugi e le furbizie tipiche di chi sa di non avere la coscienza pulita- prosegue- Io non accetto ricatti da nessuno e, per quanto nelle mie possibilità e prerogative, continuerò a fare di tutto per difendere la mia terra. Anche il giorno di Natale, nonostante la febbre e il freddo. E di certo non venderò mai la mia dignità e quella della mia gente per la ribalta di una diretta Facebook”.
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