Oggi e’ possibile trattare con successo i tumori del fegato, del polmone, del rene e delle ossa, con prospettive future di applicazione anche per i tumori del pancreas, grazie alle nuove tecniche di radiologia interventistica. Queste terapie si affiancano e non si contrappongono agli altri possibili trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici, per la cura dei tumori. Si tratta di procedure combinate in cui si esegue la termoablazione, la chemioembolizzazione o la radioembolizzazione che consentono di somministrare la dose di farmaco o di radiazione in maniera selettiva negli organi malati, riducendo gli effetti collaterali. Alle piu’ innovative tecniche e tecnologie utilizzate nell’ambito dell’interventistica oncologica e’ dedicato il meeting teorico-pratico internazionale ‘Mio Live 2019′, Mediterranean Interventional Oncology, che si svolgera’ lunedi’ 28 e martedi’ 29 gennaio presso il Policlinico Universitario Gemelli Ircss di Roma (Aula Brasca, inizio lavori ore 8.30), promosso dall’Istituto di Radiologia dell’Universita’ Cattolica e dall’Area Diagnostica per Immagini della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Ircss. Presiedono il congresso Cesare Colosimo, direttore Area Diagnostica per Immagini del Gemelli, professore ordinario di Radiologia all’Universita’ Cattolica, Riccardo Manfredi, direttore Radiologia Diagnostica e Interventistica Generale del Gemelli, professore ordinario di Radiologia all’Universita’ Cattolica, e Roberto Iezzi, ricercatore di Radiologia e Radiologo Interventista presso l’Universita’ Cattolica.
Nello scenario di cambiamento ed evoluzione tecnologica, la Radiologia Interventistica del Policlinico Universitario Gemelli Irccs rappresenta un centro di riferimento nazionale ed internazionale con piu’ di 2.500 procedure eseguite ogni anno per il trattamento di alcuni tumori, tra cui quelli epatici, dove sono utilizzate le piu’ innovative procedure e tecnologie di radiologia interventistica grazie soprattutto a una stretta collaborazione con tutti gli altri specialisti clinici. ‘Mio Live’ nasce proprio dalla stretta collaborazione con gli oncologi, diretti dal professor Giampaolo Tortora, direttore dell’Oncologia Medica, radioterapisti oncologi, diretti dal professor Vincenzo Valentini, direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia, con gli epatologi e gastroenterologi, diretti dal professor Antonio Gasbarrini, direttore dell’area di Medicina Interna, Gastroenterologia e Oncologia Medica, e con i chirurghi epatobiliari, dei trapianti ed addominali, diretti rispettivamente dal professor Felice Giuliante, direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale ed Epatobiliare, dal professor Salvatore Agnes, direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale e del Trapianto di Fegato, e dal Professor Sergio Alfieri, direttore dell’Uoc di Chirurgia Digestiva. “Questa stretta collaborazione multidisciplinare- spiega Roberto Iezzi, radiologo interventista dell’Uoc di Radiologia d’Urgenza del Policlinico Gemelli- consente di ottenere una corretta selezione dei pazienti che possono giovarsi a pieno della disponibilita’ di tecnologie avanzate e dell’eccellenza delle diverse e integrate metodologie impiegate al Gemelli con i migliori risultati in termini di successo tecnico, guarigione e sopravvivenza dei pazienti”.
Il meeting ‘Mio Live 2019′, giunto alla sua quarta edizione, sara’ anche l’occasione per presentare tre studi clinici, relativi ai trattamenti contro i tumori epatici avanzati promossi dai ricercatori dell’Istituto di Radiologia dell’Universita’ Cattolica e dai radiologi interventisti del Policlinico Gemelli. Lo studio sulla chemioembolizzazione intra-arteriosa, eseguito nell’ambito dell’attivita’ del gruppo HepatoCatt, coordinato dal professor Antonio Gasbarrini, direttore Area Medicina Interna, Gastroenterologia e Oncologia Medica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, che consente di veicolare in maniera selettiva il farmaco chemioterapico direttamente all’interno del tumore riducendone la diffusione e quindi gli effetti collaterali sistemici, riassorbendosi dopo circa 30 minuti, e lo studio sull’utilizzo combinato di termoablazione e chemioembolizzazione che offre interessanti risultati terapeutici contro i tumori epatici di grandi dimensioni non trattabili con la chirurgia. Il terzo studio riguarda l’utilizzo dell’approccio transradiale per il trattamento dei tumori epatici che ha mostrato una significativa riduzione del disagio post-procedurale per il paziente sottoposto a procedure intra-arteriose, con ridotta degenza ospedaliera e piu’ rapida ripresa delle normali attivita’ quotidiane.
Tale approccio trova grande applicazione in particolare nell’esecuzione delle procedure di radioembolizzazione epatica, ossia di veicolazione mirata intra-arteriosa di particelle radianti all’interno delle lesioni tumorali, tecnica che puo’ essere offerta anche a pazienti con quadri di malattia piu’ avanzata, in cui l’aspetto sicurezza diventa pertanto di fondamentale importanza. Quest’anno si dara’ spazio anche all’applicazione di queste tecniche mini-invasive nel trattamento delle patologie tumorali del rene, grazie alla stretta collaborazione con il professor Pierfrancesco Bassi, Direttore dell’Area Urologia-Nefrologia e Trapianto Renale. Nel corso del meeting saranno eseguite procedure live di alcolizzazione, ablazione, chemioembolizzazione e radioembolizzazione per il trattamento di tumori epatici primitivi e secondari, intervallate con letture introduttive e brevi presentazioni. Le indicazioni e le procedure saranno discusse in maniera interattiva dall’audience, con l’ausilio di discussant multidisciplinari e verra’ presentato in maniera dettagliata il materiale utilizzato per le singole procedure. La peculiarita’ del meeting, infatti, e’ rappresentata dalla sua natura pratica, basandosi esclusivamente su casi live, e dall’audience a cui si rivolge, ossia paesi del Mediterraneo, cercando di sfruttare la centralita’ di Roma in tale Area Geografica.
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