La Commissione europea ha chiesto ai firmatari del Codice di condotta contro la disinformazione dell’ottobre scorso di intensificare gli sforzi in vista delle elezioni Ue di maggio. Nonostante i progressi fatti, come mostrato dalle relazioni sulle misure adottate per conformarsi al Codice di condotta sulla disinformazione presentate da Google, Facebook, Twitter, Mozilla, in cui emerge la rimozione di account falsi e una limitazione nella visibilita’ dei siti che promuovono la disinformazione, e’ necessaria un’azione supplementare per garantire la piena trasparenza degli annunci politici all’inizio della campagna per le elezioni europee in tutti gli Stati membri dell’Ue in modo da consentire un accesso adeguato ai dati delle piattaforme a fini di ricerca e per garantire un’adeguata cooperazione tra le piattaforme e i singoli Stati membri. Julian King, commissario Ue per la Sicurezza, ha dichiarato: “Data la vicinanza delle elezioni europee, qualsiasi progresso nella lotta contro la disinformazione e’ benvenuto, ma dobbiamo andare piu’ avanti e piu’ velocemente prima di maggio. Non vogliamo svegliarci il giorno dopo le elezioni e realizzare che avremmo dovuto fare di piu'”. Andrus Ansip, vicepresidente per il Mercato unico digitale, ha aggiunto: “I firmatari hanno preso provvedimenti, ad esempio offrendo alle persone nuovi modi per ottenere maggiori dettagli sulla fonte di una storia o un annuncio. Ora devono assicurarsi che questi strumenti siano disponibili a tutta l’Unione europea, monitorarne l’efficienza e adattarsi continuamente ai nuovi mezzi utilizzati da coloro che diffondono la disinformazione”.
Fake news, Commissione Ue: “intensificare sforzi in vista europee”
La Commissione europea ha chiesto ai firmatari del Codice di condotta contro la disinformazione dell’ottobre scorso di intensificare gli sforzi in vista delle elezioni Ue di maggio. Nonostante i progressi fatti, come mostrato dalle relazioni sulle misure adottate per conformarsi al Codice di condotta sulla disinformazione presentate da Google, Facebook, Twitter, Mozilla, in cui emerge […]
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