Grunda, l’angelo dalle ali rotte è un fumetto-cartoon ideato ed interpretato da Emanuela Del Zompo, giornalista e scrittrice autrice di Grace di Monaco (biografia su Grace Kelly).
Il fumetto è stato realizzato con 21 attori, tra i quali Cristian Stelluti, Mattia Palese, Andrea Annibale, Noli Sta Isabel, Vincenzo Bocciarelli, Dario De Vecchis, Gianfranco De Cataldo, Alessandro ed Enrico Magistri, Rinaldo Talamonti, Alessandra Gentile, Roberta Garzia, Cristina Roncalli, Noemi Maria Cognigni ed Emanuela Petroni.
Location del fumetto sono 3 regioni, Lazio, Marche e Puglia.
4 i fotografi impegnati nella realizzazione degli scatti fotografici da cui il fumetto nasce come disegno per la grafica di Annie Depardieu: Renata Marzeda, Claudio Martone, Domenico Braccetti e Giovanni Paccasassi.
La storia narra le vicende di Grunda ( interpretato da Emanuela Del Zompo che ha curato anche la regia fotografica del fumetto) un angelo pasticcione alle prese con l’amore sbagliato che invece di fare la cosa giusta fa sempre quella sbagliata. Grunda torna sulla terra smemorata e con le ali spezzate ed incontra Paolo ( interpretato da Alessandro Magistri) un cartomante che fa le carte a Ponte S. Angelo. Paolo, l’unico che riesce a vedere l’angelo e che sarà la guida del nostro cupido nella sua missione di combattere il femminicidio al fine di recuperare l’uso delle ali: è questo il tema ed il messaggio del comics.
L’intervista a Emanuela Del Zompo
Come nasce questa idea?
E.D. Nasce con l’obiettivo di portare sui banchi di scuola il fumetto come mezzo di formazione e prevenzione per contrastare la violenza contro la donna.
A chi si ispira il personaggio di Grunda?
E.D. Grunda è il mio alter ego, ha molto di me come indole e personalità: il personaggio è un mix tra Bridget Jones e Giamburrasca e vive con passione le sue avventure. E’ una donna passionale, allegra e simpatica con una grande voglia di comunicare e socializzare. A volte si imbatte in situazioni complicate ma non per colpa sua ma a causa di un eccessiva curiosità e forse ingenuità che la porta a dare fiducia al prossimo.
Il nome Grunda, è stato ricavato dal termine underground ( metropolitana a Londra, termine usato per indicare che è sottoterra), è morta il giorno del suo matrimonio per mano del suo amato ma non ricorda la sua vita terrena ed il perché sia tornata.
Il fumetto si sviluppa in 2 episodi, è stato tradotto in tedesco e sarà presentato durante la 69° edizione del festival del cinema di Berlino, in Germania.
Perché la traduzione in tedesco? Ci saranno altre traduzione oltre a questa?
Un rappresentante della Bonelli editore mi ha detto che la nostra opera ricorda il film di Wim Wenders, Il cielo sopra a Berlino ed io ho pensato di omaggiare questo grande regista portando il mio fumetto in Germania. Si in futuro sarà tradotto in altre lingue, come l’inglese o lo spagnolo. Penso di portare questo progetto anche in America il prossimo anno. Nella prefazione del fumetto, cito Loredana Nesci, un avvocato italo-americano, famosa per un trasmissione dal titolo Legal Diva, trasmessa dall’ABC che purtroppo è stata barbaramente uccisa dal marito.
Il femminicidio è un fenomeno globale non legato solo al nostro Paese e credo che per contrastarlo bisogna agire globalmente.
Va cambiata la cultura e questo può essere fatto partendo dai banchi di scuola, con gli adolescenti e le famiglie.
Quali altri progetti sono legati a Grunda?
E.D. Sicuramente la produzione di un cortometraggio o una puntata pilota per una serie tv dedicata al tema e alla formazione. Per ora è tutto in fermento. Dopo Venezia ( il fumetto è stato presentato alla 75° Mostra del cinema) ci sono stati diversi contatti ed idee per poter distribuire il progetto.
Dove possiamo trovare il fumetto?
E.D. Il fumetto è disponibile già in versione italiana sia e-book che cartaceo su www.amazon.it e tra qualche giorno anche la versione tedesca sarà sulla piattaforma www.amazon.com /de.
Ci sono in programma nuovi episodi del fumetto? Se si, dove?
E.D. Sto valutando l’idea e sicuramente mi piacerebbe ambientare un nuovo episodio ad Orvieto, dinanzi all’imponente Duomo della città. Vedremo!
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