Una protesi in lega di cromo cobalto per il ginocchio, stampata in 3D su misura per la paziente cui e’ destinata. E’ la prima volta “al mondo” che viene impiantata: e’ accaduto all’Istiuto nclinico Humanitas di Milano grazie ad una tecnologia messa a punto dalla start up Rejoint, una delle neo-imprese tecnologiche ospitate da Alma Cube, l’incubatore dell’Universita’ di Bologna sostenuto da Confindustria Emilia. L’intervento di impianto e’ stato eseguito dall’ex chirurgo del Rizzoli, Maurilio Marcacci, responsabile del Centro per la ricostruzione articolare del ginocchio e docente di Humanitas University e il suo team. “Gli ultimi sviluppi della medicina vedono la personalizzazione delle cure un’opzione sempre piu’ realistica e concreta. Anche l’ortopedia non fa eccezione, con studi che vanno dallo sviluppo di protesi con materiali sempre piu’ innovativi e su misura per il paziente, fino all’utilizzo di cellule staminali che aiutino la rigenerazione dei tessuti e della cartilagine”, spiega Marcacci. I chirurghi del Centro per la ricostruzione articolare di Humanitas, in collaborazione con Rejoint, vincitrice anche di un bando Horizon 2020 in ricerca e innovazione (si e’ aggiudicata tre milioni di euro), hanno ideato una nuova procedura e stampato in 3D una protesi totale di ginocchio in lega di cromo cobalto. Attraverso tac e risonanza magnetica sono state rilevate le caratteristiche e i parametri anatomici del paziente, sulla base delle quali e’ stata disegnata la piu’ corretta geometria, e in seguito e’ stata realizzata la protesi attraverso la stampa 3D, ricostruita fedelmente sulle dimensioni specifiche del suo ginocchio.
Inoltre, attraverso una visione computerizzata in 3D e un sistema intelligente di algoritmi e’ stato effettuato un planning preoperatorio interattivo, fondamentale per facilitare il posizionamento e la definizione della corretta dimensione della protesi. Il paziente e’ gia’ stato dimesso e sta effettuando il normale decorso post-operatorio. La ricostruzione attraverso una protesi totale del ginocchio e’ una procedura piuttosto comune: sono circa 4 milioni i casi all’anno nel mondo.
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