Un’Europa più vicina ai cittadini che faccia dell’inclusione sociale e della sostenibilità il metro delle sue politiche. Il terzo settore e l’economia sociale possono dare un contributo importante anche per uscire dalla logica dell’emergenza per affrontare il fenomeno delle migrazioni: è questo il messaggio che esce dall’assemblea nazionale del Forum del Terzo Settore tenuta oggi a Roma.
Al centro del confronto il futuro dell’Europa, il suo sviluppo inclusivo e sostenibile, il governo strutturale e di lungo periodo della questione migratoria e il contributo del Terzo settore a queste sfide.
Si tratta di temi che né la Ue né i cittadini possono eludere, è stato fatto notare nel convegno, anche in vista dell’appuntamento per la formazione del prossimo Parlamento Europeo, il 26 maggio. Da qui la volontà del Forum di richiamare l’attenzione su strategie fondamentali per la costruzione dell’ “Europa” quali: la promozione dell’economia sociale, la convergenza delle strategie nazionali verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 che l’Italia ha sottoscritto, il rafforzamento del Pilastro Sociale Europeo.
Le azioni previste dal Pilastro Sociale, volte a rafforzare le opportunità di accesso al mercato del lavoro, la qualità delle condizioni di lavoro e dei redditi e l’ accesso per tutti a una protezione sociale adeguata e sostenibile possono e devono trovare nell’apporto dell’economia sociale nelle sue diverse componenti un acceleratore di innovazione, un moltiplicatore di opportunità e risorse, il fattore ricostituente della coesione sociale.
Quanto al tema migrazioni il Forum Terzo Settore ha promosso, insieme a Caritas, Cini, Unicef, Medici Senza Frontiere, Amnesty International, Oxfam e Forum Sad una Carta nazionale per l’approccio integrato ai fenomeni migratori: “Oltre l’emergenza: un modello per il governo dei fenomeni migratori”, per dare una risposta di sistema ai fenomeni migratori, che tuteli la dignità delle persone e che valorizzi il contributo specifico dei diversi attori del settore. Il dibattito ha inoltre evidenziato come l’Italia da sola non possa farcela. Serve l’Europa.
“Servono quindi politiche europee per la gestione dei flussi migratori – sintetizza la portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore Claudia Fiaschi – , che affrontino con un approccio integrato emergenze umanitarie, sistemi di prima e seconda accoglienza e nello stesso tempo anche politiche di cooperazione allo sviluppo per la stabilizzazione e lo sviluppo dei paesi di origine”.
Piattaforma Europa e piattaforma migrazioni, condivise all’interno di reti quali Concord e SEE (Social Economy Europe) a livello internazionale, andranno ad integrare l’Agenda Aperta del Forum Nazionale del Terzo Settore.
Durante i lavori il Forum ha salutato Paolo Dieci, scomparso nell’incidente aereo della Ethiopian Airlines dello scorso 10 marzo, che sarebbe stato un relatore all’assemblea. “Purtroppo Paolo non è più con noi. Paolo era un amico e compagno di strada del Forum, un riferimento per tanti per aver maturato nei decenni un impegno, una grande esperienza e una conoscenza sul campo dei problemi della cooperazione, del rapporto Nord-Sud. La morte di Paolo Dieci lascia un grande vuoto nel mondo della cooperazione e della solidarietà internazionale.” Con queste parole lo ha ricordato il Direttore del Forum Nazionale Maurizio Mumolo.
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