Si inaugura domani, venerdì 29 marzo 2019, la mostra dal titolo “CAOS: L’Aquila dieci anni dopo” che si terrà ad Amburgo (D) dal 26 marzo al 26 aprile 2019 presso la Galleria Werkkunst, centro culturale nel cuore della città tedesca che, oltre ad essere una importante galleria d’arte, si pone l’obiettivo di riunire le belle arti, dall’arte contemporanea, alla musica, al teatro e ai nuovi media. Esporranno due importati artisti italiani, la oramai famosa pop artist Francesca Falli e il fotografo Francesco Loliva della scuderia Inarte.
Era il 6 aprile 2009 quando a L’Aquila la terra tremò come non mai cambiando per sempre il destino della città e dei suoi abitanti. Una scossa di magnitudo 6.5 buttò giù case, palazzi, chiese. La città pagò un tributo altissimo, con 309 morti. La città è stata seriamente danneggiata nel centro storico, devastato da smottamenti di terreno e crolli. Campanili di chiese venuti giù di colpo, edifici sventrati, palazzi pubblici danneggiati. La furia distruttiva del sisma ha ridotto tutto in macerie e ricoperto di polvere vite e ricordi. Coloro che sono sopravvissuti, quelli che restano, diventano testimoni e memoria di un’intera comunità. Può l’Arte lenire il dolore? Può rappresentare la catastrofe generata da un terremoto di magnitudo 6.5? Può raffigurare il senso di impotenza di fronte a centinaia di morti e ad una città distrutta? È ciò che prova a fare questo progetto “CAOS: L’Aquila dieci anni dopo” in cui due artisti di generi completamenti diversi fondono le loro opere. Da un lato Francesca Falli con la sua Pop Art che con i suoi polli, i suoi paesaggi caotici, distorti ed enfatizzati, nelle sue opere, esprime il caos mentale e visivo provocato dal sisma che ha colpito la sua città; Dall’altro lato Francesco Loliva, fotografo, che, razionalmente, con i suoi scatti, mette a confronto la forza distruttiva della natura con la voglia e la capacità di ricostruzione dell’uomo. Questa bipersonale, non fotografa solamente lo stato della città, ma vuole offrire al fruitore della mostra lo spunto per una riflessione profonda sul dramma che hanno vissuto e, che continuano a vivere gli abitanti di questa che è diventata una città fantasma. Il decennale deve essere l’occasione per fare il punto su quello che è già stato fatto di buono e del tanto che c’è ancora da fare per la ricostruzione!
Francesca Falli inizia a dipingere da bambina, sotto la guida del nonno materno, ed ha fatto del campo artistico la sua sfera di attività professionale. Ha studiato presso l’Istituto d’Arte dell’Aquila, tra i suoi insegnanti Marcello Mariani che le trasmette l’amore e la poesia dell’arte, L’Istituto Europeo di Design di Roma e l’Accademia di Belle Arti. Negli anni ’90 frequenta lo studio di Fabio Mauri. È stata allieva di Fulvio Caldarelli. La sua attitudine alla sperimentazione l’ha spinta verso la creazione di una innovativa modalità di “lavoro artistico” in cui la pittura e la decorazione si contaminano con le possibilità delle nuove tecniche digitali. Una continua ricerca la porta alla produzione dei “Pollage” che stanno riscuotendo interesse da parte di critici e storici e vanno diffondendosi nel mondo dei collezionisti. I paesaggi caotici, distorti ed enfatizzati che troviamo nelle sue opere specchiate sono espressione del caos mentale e visivo provocato dal sisma che nel 2009 ha colpito la sua città. Ha una particolare predilezione per il materiale specchiato per gli effetti ottici che produce, per il gioco dei volumi, per gli oggetti non presenti nell’opera che diventano parte integrante della stessa. Le sue opere sono esposte in diversi musei di arte contemporanea. Ha ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero. Ha esposto i suoi “Pollage” nella sezione grandi Gallerie nelle principali Fiere di arte contemporanea italiana accanto alle opere Warhol, Festa, Angeli e Schifano. Ha ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Francesco Loliva è nato a Putignano (BA) il 14/12/1956, laureato in medicina nel 1983 e specializzato in cardiologia nel 1988; Pratica la professione di cardiologo ospedaliero da circa 30 anni. Questa impegnativa professione non gli ha impedito di esercitare la sua passione per la fotografia. Già negli anni dell’università ha iniziato a fare i suoi primi scatti con la gloriosa Lubitel 2 (una reflex biottica russa), successivamente affiancata da una OLIMPUS OM 10 (regalo di laurea). La sua naturale predisposizione è per la fotografia di viaggio e di paesaggio, Negli anni Novanta ha effettuato diversi viaggi (Kenia-Maldive- Bali -USA etc. etc.) scattando numerose diapositive (di moda in quell’epoca). Si definisce un cardiologo con la passione per la fotografia. Ama fotografare i paesaggi, cogliere l’attimo per riviverne le emozioni e per offrire all’osservatore spunti di riflessione!
Lascia un commento