Dopo la chiusura dell’ufficio dei Monopoli di Chieti avvenuta ultimamente ora si prospetta il trasferimento dell’Ufficio delle Dogane di Pescara.
Siamo venuti a conoscenza che la Direzione Centrale dell’Agenzia ha emanato una circolare che ribadisce la volontà dell’Agenzia di abbandonare immobili FIP entro il 2022/2023 nel territorio nazionale; rientra in questo contesto anche la dogana di Pescara.
La dogana di Pescara da almeno 60 anni è stabilita in via Andrea Doria in un fabbricato che era di proprietà dell’Amministrazione e costruito appositamente per ospitare la Dogana, visto che perfino sul frontone dell’edificio in marmo è scolpita la parola “Dogana”.
La struttura si trova a ridosso del porto e degli spazi doganali, un punto ideale e nevralgico per l’attività doganale e fornisce servizi a tutto l’indotto in materia doganale e di accise, tanto che tutti gli operatori professionali, doganalisti, case di spedizione, hanno sede ed uffici nelle immediate adiacenze della Dogana.
Altri spazi o edifici demaniali e di enti locali o dell’Autorità Portuale, ad oggi, nelle vicinanze ed adatti alle funzioni della Dogana non si trovano, pertanto la paura è che anche questo servizio erogato all’utenza pescarese vada a scomparire.
Anche a L’Aquila la situazione logistica non è migliore. A dieci anni dal sisma del 6 aprile 2009 l’Ufficio delle Dogane, che ospita dal 2015 anche la Sezione dei Monopoli è in una struttura di proprietà di un privato che appare, proprio perché si sono accorpati tutti i servizi in un’unica sede, non più adatta per svolgere entrambe le funzioni; l’unica alternativa possibile, comunicata dall’Agenzia del Demanio, è quella del FIP nel cd. Palazzo delle Amministrazioni Finanziarie in via Filomusi Guelfi, in pieno centro, dove sono situate tutte le altre Amministrazioni, compresa l’Agenzia delle Entrate.
Ma anche qui il trasferimento in quella sede trova un ostacolo nella Circolare della Direzione Centrale dell’Agenzia, un ostacolo che non sembra invece preoccupare i colleghi dell’Agenzia delle Entrate o le altre Amministrazioni che utilizzano lo stesso comprensorio.
Non è possibile trattare l’Aquila come una qualsiasi altra sede; non possiamo dimenticare il terremoto del 2009, non possiamo pensare che a L’Aquila si trovino immobili disponibili come in una qualunque città d’Italia, non è possibile, davanti a un situazione di forza maggiore gestirla come se il terremoto non ci fosse mai stato e trattare tutti allo stesso modo.
La UILPA non starà a guardare mentre in Abruzzo si ridimensiona o si cerca di azzerare o minimizzare nei fatti la presenza della Dogana e dei Monopoli.
La UILPA fa un appello alla Regione Abruzzo e a tutte le forze politiche e imprenditoriali affinché all’Ufficio di L’Aquila sia consentito di trovare una sede adeguata e che garantisca una continuità al servizio della cittadinanza, degli operatori e del comprensorio e a l’Ufficio della dogane di Pescara rimanga nell’area portuale per non vanificare un servizio in un porto ad oggi nazionale che con questa prospettiva dell’Agenzia si ridurrebbe ad un semplice porto locale.
La UILPA comunque vigilerà affinchè in Abruzzo non venga penalizzata la presenza dell’Amministrazione, non sia ridotta l’attività, non sia messo in pericolo il posto di lavoro e soprattutto non si arrivi a scelte non condivise e negative per i lavoratori.
Roma 03 aprile 2019
Il Segretario UILPA Dogane Monopoli Lazio e Abruzzo
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