Sono i minori i piu’ colpiti dalla poverta’ assoluta. Nel 2005 era assolutamente povero il 3,9% dei minori di 18 anni, un decennio dopo la percentuale e’ triplicata, e attualmente supera il 12%. È quanto emerge dal secondo Rapporto sulla poverta’ educativa minorile in Italia presentato oggi a Roma al Centro Congressi Universita’ Sapienza dall’associazione ‘Con i Bambini’. “Questa crescita – si legge ancora nel testo – ha allargato il divario tra le generazioni. Nell’Italia di oggi piu’ una persona e’ giovane, piu’ e’ probabile che si trovi in poverta’ assoluta. L’Italia ha quindi un enorme problema con la poverta’ minorile e giovanile da affrontare che non riguarda solo la condizione economica attuale. Riguarda soprattutto il futuro, la possibilita’, anche per chi nasce in una famiglia povera, di avere a disposizione gli strumenti per sottrarsi da adulto alla marginalita’ sociale. Le famiglie piu’ povere sono generalmente quelle con minore scolarizzazione. L’incidenza della poverta’ assoluta e’ infatti piu’ che doppia nei nuclei familiari dove la persona di riferimento non ha il diploma. Contrastare la poverta’ nella fascia piu’ giovane della popolazione significa offrire concretamente a tutti i bambini e gli adolescenti, a prescindere dal reddito dei genitori, uguali opportunita’ educative. Infatti, rispetto alla media europea, l’Italia tende a investire meno in istruzione”.
“Con il secondo rapporto sulla poverta’ educativa minorile in Italia, abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulla presenza e accessibilita’ dei servizi per i minori nel nostro Paese. Il lavoro dell’Osservatorio Openpolis-Con i Bambini e’ molto importante per due ordini di motivi – ha spiegato Carlo Borgomeo presidente dell’impresa sociale Con i Bambini- Da una parte la conoscenza sempre piu’ approfondita e puntuale del fenomeno della poverta’ educativa e’ indispensabile per orientare le attivita’ promosse dal Fondo per il contrasto della poverta’ educativa minorile, dall’altra contribuisce in modo decisivo all’azione di advocacy, che resta un obiettivo centrale della nostra iniziativa. Aggredire in modo puntuale e organico il fenomeno della poverta’ educativa minorile, non riguarda solo la sfera dei diritti, seppur importante, ma anche il tema dello sviluppo del Paese”.
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