La prima puntata di “L’Aquila Grandi Speranze”, la fiction, diretta da Marco Risi e ambientata all’Aquila ha deluso i cittadini aquilani, a cui non è assolutamente piaciuta la ricostruzione che nella fiction viene fatta del post-sisma.
Molti i tweet e post sui social. Tra i tanti quello della deputata aquilana Stefania Pezzopane che ha scritto: “Una brutta cosa che non meritavamo. Le nostre speranze non le avete ne’ cercate ne’ comprese. Non c’erano e non ci sono bambini incattiviti organizzati in bande a scorrazzare nel centro storico. I nostri figli allora erano lontani sulla costa o nelle tendopoli a provare a superare la paura ed a ricostruire vita e serenità. Noi non parliamo dialetti sbilenchi, che non siano l’aquilano. Non ci piace il terremoto, e nemmeno chi usa L’Aquila e quella tragedia come un set per raccontare una banale e bruttina vicenda. Ricordatevi sempre tutti, che qui sono morti 309 innocenti. Aiutateci o lasciateci in pace. Così ci fate solo danni. Marco Risi, ma perché?”.
I ragazzini protagonisti della fiction, muniti di biciclette che nell’episodio vengono mostrati mentre si aggirano per il centro storico abbandonato e partecipano a lotte di quartiere per conquistarsi il territorio, hanno suscitato molta irritazione. Gli aquilani amano ogni singola pietra in maniera quasi morbosa…. Surreale il loro ingresso all’interno del Palazzo del Governo distrutto, simbolo del sisma del 6 aprile 2009.
Lo sciacallaggio nel post-sisma aquilano non è stato un gioco!
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