Domenica prossima, 26 maggio 2019, quasi 51 milioni di italiani andranno a votare per eleggere i 76 deputati che formeranno il Parlamento europeo per i prossimi anni. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domani. Può votare chiunque abbia compiuto 18 anni.
La legge elettorale che regola le europee in Italia è del 1979. Si tratta di un proporzionale puro al quale, nel 2009, è stata aggiunta una soglia di sbarramento del 4%, le liste che non superano la soglia non ottengono seggi. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-Ovest, a cui spettano 20 seggi, Nord-Est (15), Centro (15), Sud (18), Isole (8).
Il sistema di votazione è diverso in ogni paese, ecco su come si vota.
Per votare è necessario mettere un segno (X) sul simbolo del partito che si desidera votare. E’ possibile esprimere fino a tre voti di preferenza seguendo il principio dell’alternanza di genere: se si esprimono tre preferenze non si possono votare tre candidati dello stesso genere (tre maschi o tre femmine); se si esprimono due preferenze è necessario votare un uomo e una donna.
Il non rispetto della regola dell’alternanza di genere comporta l’annullamento dell’ultima preferenza espressa, ma non incide sulla validità del voto.
Inoltre, questo sistema di voto non prevede il voto disgiunto, non è quindi possibili esprimere la preferenza per i candidati di un partito e mettere il voto sul simbolo di una lista differente.
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