“L’Aquila al centro dell’attenzione della comunità scientifica nazionale ed internazionale. Il terremoto è stato una terribile sciagura, ma se siamo qui è perché gli aquilani, la sua classe dirigente, la politica e, in primis, l’Università, che non si è mai arresa, hanno trasformato la crisi seguita al sisma in un’opportunità di sviluppo nuovo, radicale, nel segno della modernità”. Con queste parole il presidente della giunta regionale Marco Marsilio è intervenuto oggi all’evento che si è tenuto a L’Aquila, nella sala Consiglio del rettorato dell’università, di Palazzo Camponeschi per l’inaugurazione dell’installazione delle fibre multi-core. Si tratta della prima al mondo di sistemi in grado di offrire una capacità di trasmissione dati ad altissima velocità. Nell’ambito del progetto INCIPICT (Innovating City Planning through Information & Communications Technologies), l’Università dell’Aquila ha siglato, infatti, un accordo di collaborazione con il colosso giapponese Sumitomo per la realizzazione e l’istallazione di fibre prototipali di cui Sumitomo è tra i pochissimi produttori al mondo. Presenti, tra gli altri, il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, il sottosegretario Gianluca Vacca, l’ambasciatore del Giappone e la rettrice dell’università Paola Inverardi
“Un laboratorio unico nel suo genere – ha aggiunto Marsilio – che conferma quanto sia importante la collaborazione, nel solco dell’innovazione tecnologica, tra istituzioni locali e centrali, università e grandi imprese. Gli illustri ospiti presenti ci danno contezza dell’importanza di questa inaugurazione, che va ben oltre i confini della nostra Regione e che anzi la rende protagonista nel mondo”. Sarà L’Aquila, dunque, la prima città a sperimentare una nuova generazione di fibra ottica super veloce, nata nel laboratorio della multinazionale giapponese che ha scelto l’Abruzzo per attuare e sperimentare un ‘prodotto’ realizzato sinora soltanto in laboratorio.
Fibra ottica: Marsilio, L’Aquila forte spinta verso l’innovazione
“L’Aquila al centro dell’attenzione della comunità scientifica nazionale ed internazionale. Il terremoto è stato una terribile sciagura, ma se siamo qui è perché gli aquilani, la sua classe dirigente, la politica e, in primis, l’Università, che non si è mai arresa, hanno trasformato la crisi seguita al sisma in un’opportunità di sviluppo nuovo, radicale, nel […]
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