Dal 22 al 25 agosto, a Capestrano (AQ), torna Strano film festival, il primo festival internazionale di cinema dedicato alla “Terra” giunto alla terza edizione.
Ideato da Gianluca Fratantonio e da lui organizzato insieme a Simonetta Caruso e Elizabeth Tomasetti, mossi in virtù del valore inestimabile della sapienza degli abitanti del luogo e del loro lavoro sul territorio, la terza edizione di Strano film festival lavorerà sul tema della “terra del futuro: quale pianeta ci aspetta? Quale orizzonte di futuro vogliamo costruire?”.
Alla call da poco conclusa hanno applicato 1200 artisti e artiste provenienti da 80 paesi diversi: all’esito della selezione, sono stati scelti 30 cortometraggi provenienti da Europa (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Baschi, Portogallo, Spagna, Svizzera, Regno Unito), Asia (Hong Kong, Giappone, Corea, India), Stati Uniti, Argentina e Nuova Zelanda.
I temi che rispondono all’idea di “terra del futuro” vanno dall’incontro con l’altro alle tradizioni culinarie; dalla migrazione alla sperimentazione scientifica; dalle modalità alternative di vita alle abitudini degli adolescenti in varie parti del mondo; storie di resistenza che offrono visioni di un futuro da ripensare. Una selezione volta a indagare le nuove idee e le sperimentazioni in atto per uno sviluppo positivo della terra: agricoltura, ambiente e migrazione.
I cortometraggi, che verranno presentati e proiettati nella splendida cornice della corte medievale del Castello Piccolomini, affrontano le tecniche più diverse: animazione, documentario, fiction, sguardi che vogliono stimolare una progettualità legata alla terra, che sia innovativa, creativa, non convenzionale pur restando autentica e ancorata alle tradizioni.
La giuria che valuterà le opere è di altissimo prestigio: ne fanno parte Mark Anastasio (curatore della serie di film Coolidge After Midnight e Program Manager al Coolidge Corner Theatre di Brookline, Massachusetts), Lu Heintz (artista, educatrice e collaboratrice femminista. Docente presso Rhode Island School of Design, Providence, RI), Pierlorenzo Puglielli (co-fondatore del Sulmona Film Festival e Wolf Solutions for Cinema), Piercesare Stagni (docente di storia cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia Sede d’Abruzzo e all’Accademia Internazionale di Cinema di Pescara), Emma Zbiral-Teller (videoartista, curatrice e docente di Brooklyn, New York e membro fondatore di Straight Through the Wall).
Al vincitore andrà un premio di 1000 euro.
Altro riconoscimento, The Capestrangers Award, sarà assegnato attraverso un originale sistema di voto dal pubblico.
Il proposito di Strano Film Festival è quello di attivare una dinamica che possa ripensare il modo in cui viviamo e utilizziamo la terra. La terra è un elemento naturale e, per gli uomini, uno spazio in cui muoversi e trovare nutrimento.
Il rapporto con il territorio di Capestrano e la Valle del Tirino è centrale per il Festival che non plana dall’alto ma indaga la quotidianità e le diverse modalità, sia di vita che produttive, che il contesto offre. Per questo motivo, i protagonisti del Festival e il pubblico che ogni anno arriva da fuori per assistervi, hanno la possibilità, durante il giorno, di visitare le tante attività produttive ed agricole di tutta la Valle del Tirino che aderiscono al programma parallelo del festival con l’idea di mettere in relazione le persone che vivono in questi luoghi con i visitatori.
In occasione della terza edizione di Strano Film, verrà avviato con una serie di tavole rotonde aperta a cittadinanza, artisti e visitatori, il progetto di ricerca Terre Future, elaborazione delle diverse soluzioni e utopie che accompagnano la progettazione del nostro avvenire. Uno studio che ha lo scopo di immaginare un futuro diverso, consapevole, che rivitalizzi le aree rurali italiane e non solo. Progetto che vedrà il suo inizio in questa edizione del Festival, attraverso una serie di tavole rotonde aperte alla cittadinanza, artisti e visitatori.
I FILM SELEZIONATI
A Blank Control, Maëva Jacques (Francia)
Água Mole, Alexandra Ramires (Xá) / Laura Gonçalves (Portogallo)
All Rot, Max Hattler (Hong Kong)
Ato San Nen, Pedro Collantes (Spagna)
Blue Spring, James Wylie (Nuova Zelanda)
C’est La Vie, Massimo Alì Mohammad (Italia)
Caccia Bassa, Agnese Làposi / Martina Vanini (Svizzera)
Carne e Polvere, Antonio La Camera (Italia)
D’Abruzzo: The Meat, Fat, Meat, Fat, Meat, Fat Lamb Skewers of Abruzzo, Liza de Guia (Stati Uniti)
Fantasia, Teemu Nikki (Finlandia)
Felici e Fortunati, Giulia Zennaro (Italia)
Fish Story, Charlie Lyne (Regno Unito)
Food, Earth, Happiness, Suhee Kang / Patrick M. Lydon (Giappone)
Heat Wave, Fokion Xenos (Grecia)
Il Limite, Edmondo Riccardo Annoni (Italia)
Il Mondiale In Piazza, Vito Palmieri (Italia)
Janak Didi, Vivek Jain (India)
L’ultima spiaggia di Palermo, João Pedro Prado (Brasile)
Miraila, Begoña Vicario (coordinator) (Paesi Baschi)
Rue Garibaldi, Federico Francioni (Italia)
Salam, Claire Fowler (Stati Uniti)
Supermarket, Gianluca Abbate (Italia)
The Story of Stefano, Chiara Malta (Italia)
Todorov on the Threshold, Ida Andreasen (Danimarca)
Where ever I am, let me be; the sky is mine, Mahta Hosseini (Iran)
Ulise’s Canoe, Diego Fió (Argentina)
UTOPIA, Yang Kwihae (Giappone/Corea/Regno Unito)
Watu Wote, Katja Benrath (Germania)
Where Is Europe?, Valentina Signorelli (Italia)
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