Raffaele Cantone lascia l’Anac. Lo annuncia lui stesso in una lettera pubblicata sul sito dell’Autorita’. “La mia e’ una decisione meditata e sofferta- spiega- sono grato dell’eccezionale occasione che mi e’ stata concessa ma credo sia giusto rientrare in ruolo in un momento cosi’ difficile per la vita della magistratura”.
“Naturalmente la corruzione e’ tutt’altro che debellata ma sarebbe ingeneroso non prendere atto dei progressi, evidenziati anche dagli innumerevoli e nient’affatto scontati riconoscimenti ricevuti in questi anni dalle organizzazioni internazionali (Commissione europea, Consiglio d’Europa, Ocse, Osce, Fondo monetario) e dal significativo miglioramento nelle classifiche di settore”. Cosi’ Raffaele Cantone nella lettera in cui annuncia di lasciare l’Anac. “So di lasciare l’Autorita’ in buone mani- continua- mi auguro in ogni caso che nei tempi tecnici necessari a formalizzare il rientro in magistratura sara’ possibile procedere alla nomina del mio successore”. Cantone osserva infine che “il nostro Paese ha compiuto grandi passi avanti nel campo della prevenzione della corruzione, tanto da essere divenuta un modello di riferimento all’estero. La stessa Autorita’ nazionale anticorruzione, istituita sull’onda di scandali ed emergenze, rappresenta oggi un patrimonio del Paese. Sono circostanze che dovrebbero rappresentare motivo di orgoglio per l’Italia, invece sono spesso poco riconosciute come meriterebbero”.
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