L’ultima ondata di calore conferma l’anomalia di una estate 2019 che sale fino ad ora in Italia sul podio del piu’ bollenti dal 1800, piazzandosi al terzo posto per effetto di un mese di luglio con 2 gradi in piu’ rispetto alla media storica mentre giugno aveva fatto registrare una temperatura superiore di 3,3 gradi rispetto alla media. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle elaborazioni su dati Isac Cnr nel sottolineare che le condizioni climatiche hanno favorito il diffondersi di incendi soprattutto in aree dove la colonnina di mercurio è stata piu elevata.
Quest’anno in Sardegna – sottolinea la Coldiretti – sono bruciati 3712,85 ettari bruciati a causa dei 1.732 incendi, un numero praticamente il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui si erano verificati 943 incendi e 1815,46 ettari bruciati, ma che e stato pero segnato dalla pioggia.
Si è trattato in realtà di una estate a due facce segnata temperature eccezionali ma anche da eventi estremi lungo la Penisola secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati della banca dati Eswd con ben 540 tempeste, nubifragi, trombe d’aria e grandinate che hanno provocato gravi danni nelle campagne e al turismo dove si lamenta un calo delle presenze in spiaggia. Piante sradicate, serre divelte, vigneti abbattuti, mele, pesche e altra frutta flagellata come pure meloni e pomodori ma anche campi allagati, soia e mais stesi a terra dalle forti tempeste di vento, trombe d’aria e temporali intensi accompagnati da grandinate killer con frane, strade di campagna impraticabili e pascoli isolati che – sostiene la Coldiretti – hanno portato a chiedere nelle zone colpite lo stato di calamità.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. In un momento di difficoltà – conclude la Coldiretti – acquistare frutta e verdura italiana – è dunque un atto di solidarietà a favore degli agricoltori, ma anche di un aiuto al proprio benessere per combattere il grande caldo con il consumo di alimenti, come le albicocche, le pesche, le susine, i cocomeri ed i meloni ed in generale prodotti di stagione indispensabili per la salute e per mettersi in forma. Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria.
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