Ventinove ottobre 1969, Los Angeles. Per la prima volta due computer si connettono e scambiano file, dando vita a quello che oggi chiamiamo Internet. Seguira’ uno sviluppo incessante, tale da rendere inconcepibile una societa’ offline. Oggi, 50 anni dopo, alcuni tra i principali protagonisti dello sviluppo di Internet in Italia, insieme ai giovanissimi studenti di alcuni licei romani, riuniti al Cnr di Roma, hanno ripercorso il primo mezzo secolo del mondo online, guardando anche a cio’ che riservera’ il futuro. Piero Angela, l’ospite piu’ atteso dell’incontro, e’ partito dagli effetti piu’ negativi della diffusione della rete: “Le notizie su Internet ormai corrono veloci e sono brevi, non si fa per niente approfondimento. I motori di ricerca fanno vedere le notizie piu’ cliccate, non le piu’ importanti. Io ho preferito dare poche notizie in piu’ giorni piuttosto che tante notizie in poco tempo”, afferma il famoso divulgatore scientifico che in prima persona ha vissuto la nascita e lo sviluppo di Internet, toccandone con mano l’applicazione nel proprio lavoro. Inoltre, non solo l’informazione ma anche la democrazia e’ in pericolo a causa dell’uso distorto di Internet perche’ da’ “la parola a persone che non sanno, non conoscono l’argomento e non hanno le competenze per prendere le decisioni che richiedono invece preparazione”.
“Internet e’ nato solo come progetto di ricerca e serviva solo per spedire grossi file, dopo e’ nata la consultazione del web”, ha spiegato Luciano Lenzini, professore ordinario di ingegneria dell’informazione all’universita’ di Pisa, colui che porto’, nel 1986, Internet in Italia e l’Italia nel mondo. Inizialmente, pero’, l’uso non era semplice, tanto che “l’accesso alla rete era possibile solo a esperti e scienziati”, ricorda Lenzini. “Nessuno aveva previsto l’impatto che Internet avrebbe avuto nel futuro- afferma Luigi Fratta, che appena ragazzo comincio’ a studiare Internet all’universita’, rispondendo alla domanda di un giovane studente – ma ormai e’ veramente difficile tornare indietro, pensate ad una vita senza Internet, e’ impossibile per voi”. Ma Internet puo’ creare anche problemi, addirittura guerre e conflitti tra grandi potenze, quali Cina e America, come prospetta Federico Rampini, giornalista de ‘La Repubblica’, corrispondente nella sua carriera da entrambi i Paesi. “Oggi la Cina e’ un Paese che ha il suo internet, e’ autonomo e non dipende dai grandi colossi della Silicon Valley. Il modello americano sta cominciando a vacillare, la Cina ha gia’ superato l’America in molti campi tecnologici e in altri lo sta per fare, i segnali sono molti. Stiamo entrando in una nuova guerra fredda”.
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