Il presidente dell’Autorita’ Nazionale Palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha rinunciato a presentare una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, volta a proporsi come un’alternativa al piano per stabilizzare il Medio oriente presentato a fine gennaio dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La mozione, che e’ stata introdotta all’organismo Onu da Tunisia e Indonesia, rischiava di non ottenere i nove voti su 15 necessari da regolamento per aggirare il diritto di veto che con ogni prorabilita’ gli Stati Uniti avrebbero esercitato. Nonostante la scelta di non presentare piu’ la mozione, Abbas e’ comunque intervenuto alla riunione del Consiglio. Nel corso del suo discorso, il leader di Ramallah ha definito il progetto di Trump “inaccettabile” e “un regalo per Israele”. Il presidente dell’Anp ha anche mostrato una mappa raffigurante la regione secondo il piano concepito da Washington, sottolineando come lo stato Palestinese finirebbe cosi’ per essere frammentato come “un formaggio svizzero”. Quindi all’Assemblea ha chiesto: “quale tra i Paesi qui presenti accetterebbe un progetto del genere?”. Washington ha espresso soddisfazione per la mancata votazione della risoluzione contraria al proprio piano, definendola “polarizzata” e sottolineando che in questo modo il Consiglio di sicurezza dimostra di aver chiuso con un “vecchio modo” di gestire le questioni.
Non si e’ fatta attendere neanche la reazione di Tel Aviv. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, nel corso di un comizio elettorale, ha definito il piano “il migliore che esiste per il Medio oriente, lo stato di Israele e anche i Palestinesi”, soprattutto perche’ riconosce la realta’ e i diritti del popolo israeliano, che secondo il premier sono “costantemente negati” dall’Anp. Secondo diverse testate internazionali, nella giornata di ieri sarebbe anche circolata una bozza di risoluzione contraria al piano americano, voluta da Tunisia e Indonesia. La proposta non e’ stata messa al voto, stando a fonti interne al Consiglio, perche’ non sarebbe riuscita a ottenere supporto da un numero di membri sufficienti a isolare gli Stati Uniti. Il piano di pace per il Medio oriente di Trump, presentato il 28 gennaio insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, consiste nel sostenere Israele nell’annessione unilaterale delle Alture del Golan e di diverse porzioni di Cisgiordania. Il presidente Usa ha anche assicurato la possibilita’ ai palestinesi di costituire un proprio Stato, che tuttavia, date le nuove annessioni, risultererebbe di dimensioni ridotte rispetto al progetto ipotizzato dagli Accordi di pace di Oslo degli anni Novanta.
Foto: NurPhoto.com
Lascia un commento