Per il terzo giorno consecutivo i contagi in Abruzzo scendono e oggi, si legge nel bollettino quotidiano del Servizio prevenzione e tutela della Salute della Regione, sono piu’ bassi ancora: 35 quelli risultati dai test effettuati dai laboratori che portano a 1.436 il totale dei contagi. Un numero che, seppur non quantificato, aveva anticipato in apertura del Consiglio regionale il presidente della Regione, Marco Marsilio, annunciando anche che a i tre laboratori attualmente operativi (quello di riferimento regionale di Pescara, l’Istituto zooprofilattico di Teramo e il laboratorio dell’Universita’ d’Annunzio Chieti-Pescara), si potrebbe aggiungere anche quello de L’Aquila. A non arrestarsi sono i decessi: otto quelli registrati nelle ultime 24 ore per un totale di 123 persone morte dopo aver contratto il Covid 19. Questi quelli registrati tra ieri e oggi: un 80enne di Cermignano, una 99enne e un 93enne di Pescara, una 92enne di Cappelle sul Tavo, una 78enne di Vasto, una 82enne di Avezzano, un 90enne di Rocca San Giovanni e un 74enne di cui non e’ stata resa nota la residenza. Resta pressoche’ costante il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (71), mentre ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, si trovano ad oggi 342 persone (40 in provincia de L’Aquila, 80 in provincia di Chieti, 134 in provincia di Pescara e 88 in provincia di Teramo). Altre 798 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (60 in provincia L’Aquila, 144 in provincia di Chieti, 350 in provincia di Pescara e 244 in provincia di Teramo). Del totale dei casi positivi, 128 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 292 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 631 alla Asl di Pescara e 385 alla Asl di Teramo. Dei 35 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 6 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 11 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 9 alla Asl di Pescara e 9 alla Asl di Teramo. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 9610 test, di cui 5822 sono risultati negativi.
Fonte:Il Sole 24 Ore
Sebbene sembra intravedersi un “ridimensionamento del fenomeno epidemico non bisogna abbassare la guardia. Fino a quando non avremo un vaccino e la popolazione non avra’ acquisito una immunita’ di gregge il problema potra’ ripresentarsi in forma sporadica”. Ad affermarlo Jacopo Vecchiet, direttore della Clinica malattie infettive del policlinico di Chieti e componente del Comitato tecnico-scientifico, istituito dalla Giunta regionale, nell’intervista rilasciata alla rubrica regionale “Sos Coronavirus” che commenta cosi’ la discesa dei contagi registrata in Abruzzo negli ultimi tre giorni. “Se le dinamiche circolatorie del virus ripercorreranno le dinamiche dei virus influenzali – ha spiegato – non e’ da escludere che dopo il periodo di silenzia, nella fase tipica influenzale possano esserci delle riaccenzioni. Allora dovremo essere molto attenti e molto bravi a non creare focolai ospedalieri”. Secondo Vecchiet “la sfida si va modificando in una forma diversa, mi auguro di minor impatto numerico ma forse non meno complicata e complessa”. I farmaci in sperimentazione, aggiunge, stanno dando risposte positive. “Quello che abbiamo imparato a conoscere e’ che il virus determina un danno di tipo infiammatorio ai polmoni, pertanto – conclude – se noi riusciamo ad intervenire prima che si accenda la tempesta infiammatoria otterremo dai farmaci risultati ancora migliori”.
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