“Il Paese sta molto meglio rispetto alle settimane passate. Abbiamo avuto una fase difficilissima, siamo stati i primi a prendere delle decisioni durissime poi abbiamo visto altri Paesi seguire le nostre stesse decisioni. Il Coronavirus non e’ finito, e’ un’onda che in qualche modo si sta spostando, vediamo le drammatiche immagini che arrivano ora dal Brasile. Non e’ vero che il coronavirus e’ scomparso ma credo che le misure adottare da questa parte del mondo, nei vari paesi europei, iniziano a dare dei risultati. La fase 2 e’ di convivenza con il virus, non e’ scomparso, lo abbiamo contenuto con le misure fino al 4 maggio e grazie ai comportamenti delle persone ora abbiamo qualche liberta’ in piu’ ma le regole fondamentali sono quelle che continuiamo a chiedere, sono decisive. La curva dei contagi non si e’ rialzata ma non si e’ neanche fermata, sta piegando dal lato giusto e dobbiamo insistere. Guai a cantare vittoria, ma dobbiamo continuare su questa strada”. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, partecipando a “In mezz’ora in piu'”.
Nel riaprire gli spostamenti tra Regioni “un rischio c’e’, sarebbe sbagliato non riconoscerlo. C’e’ stato un rischio quando abbiamo aperto la prima volta le fabbriche e il 18 maggio con l’apertura dei ristoranti e altre attivita. E’ chiaro che un rischio lo stiamo assumendo – aggiunge il ministro – il rischio zero non esiste, arriveremo al rischio zero quando ci sara’ il vaccino che spero arrivi il prima possibile. Fino ad allora ci assumiamo dei rischi ponderabili, nessuno ha la bacchetta magica. Per il rischio zero avremo dovuto avere il lockdown ancora per mesi ma avrebbe retto il nostro Paese e la nostra economia?”.
“Le settimane che arriveranno saranno ancora dall’esito non scontato e quindi i comportamenti individuali sarannno la chiave veramente determinante. Abbiamo ancora bisogno di comportamenti corretti. La prudenza e la gradualita’ – conclude Speranza – deve rimanere la nostra luce, la curva non si e’ alzata ma non si e’ neanche fermata, si e’ declinata dal lato giusto. Il lavoro fatto va nella direzione giusta e dobbiamo continuare su questa strada”.
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