False credenze sulla medicina, abuso di bambini, razzismo e immigrazione e storia della musica, o meglio di chi la fa vivendola “fortissimo”. Sono questi i temi attorno a cui ruotano le quattro opere finaliste del Premio Estense di Ferrara, riconoscimento conferito a chi, operando nel campo dell’informazione, si sia particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalita’, fa sapere una nota di Confindustria Emilia area centro.
Riunitasi oggi a Ferrara, la giuria presieduta da Guido Gentili, editorialista de ‘Il Sole 24 Ore’, e composta da Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Paolo Giacomin, Giordano Bruno Guerri, Alberto Faustini, Laura Laurenzi, Gianni Riotta, Alessandra Sardoni e Luca Traini, ha scelto tra i 50 volumi pervenuti i quattro che si contenderanno la 50esima edizione del Premio Estense. C’e’ ‘Sospettosi’ di Silvia Bencivelli, inchiesta che sviscera il rapporto tra scienza e ‘credenza’ dei cittadini sempre piu’ sospettosi e portati a credere a teorie alternative; ‘Veleno’ di Pablo Trincia, tratto dal podcast che racconta dei sedici bambini allontanati dalle loro famiglie, alla fine degli anni Novanta, perche’ i genitori sono sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali notturni nei cimiteri; ‘Fffortissimo’ di Alberto Sinigaglia, raccolta di tutti i suoi articoli dedicati al mondo della musica, interrogando compositori, solisti e artisti della musica popolare; e infine, ‘Cacciateli!’, opera di Concetto Vecchio che fa rivivere la stagione dell’emigrazione di massa, quando dalle campagne del Sud Italia e dalle montagne del Nord si andava in cerca di fortuna all’estero. Il vincitore sara’ annunciato sabato 26 settembre, con la consegna dell’Aquila d’Oro al giornalista vincitore. Oltre ai finalisti del premio Estense, questa mattina la giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da sei industriali (Andrea Fedele, Gisella Ferri, Paola Garavini, Maria Rita Giberti, Cinzia Ori, Giorgio Piacentini) ha assegnato al giornalista del ‘Corriere della Sera’, Massimo Franco il 36esimo “Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione”. “L’edizione 2020 del premio Estense, oltre che per la situazione eccezionale creata dal Coronavirus- dice il presidente della Fondazione Premio Estense Gian Luigi Zaina- sara’ ricordata per la grande impronta digitale che abbiamo impresso. Da quest’anno, per uscire da Ferrara e dare una visibilita’ nazionale alla nostra eccellenza culturale, abbiamo letteralmente invaso tutti i canali digitali esistenti: Facebook, YouTube, Twitter, Linkedin, Instagram”.
Editoria: ecco i finalisti premio estense per “buona” informazione
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