Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo esprime piena solidarietà e massimo supporto ai collaboratori esterni del Messaggero Abruzzo, che in queste ore sono impegnati in una vertenza sindacale innescata dalla decisione unilaterale dell’azienda di procedere all’ennesimo taglio dei compensi.
Ancora una volta vengono scaricati sull’anello più debole della catena, rappresentato da decine di giornalisti precari, senza tutele, senza diritti e dunque perennemente sotto ricatto, i presunti costi della crisi. Riteniamo assolutamente inaccettabile, soprattutto in una fase economica così delicata, che nei prossimi mesi potrebbe mettere a rischio la tenuta sociale del Paese, la scelta di colpire lavoratrici e lavoratori che già oggi, senza i nuovi tagli e alla luce delle drastiche riduzioni dei compensi operate a più riprese nel passato, percepiscono stipendi che si collocano ben al di sotto della soglia di sopravvivenza.
Le aziende editoriali, come troppo spesso accade, colgono i momenti di difficoltà economica per attuare dolorosissime ristrutturazioni, nell’ambito delle quali i collaboratori esterni, senza diritti e senza voce, sono puntualmente trattati come bancomat. I cali delle vendite dei giornali, fisiologicamente accentuatisi nella recente fase di emergenza epidemiologica, non possono rappresentare l’alibi per attuare ulteriori e insostenibili tagli a spese dei più deboli.
Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo chiede dunque alla proprietà del Messaggero di ritirare, con effetto immediato, il provvedimento di riduzione dei compensi e tiene a ribadire come i collaboratori del giornale rappresentino un patrimonio di inestimabile valore per la qualità dell’intero sistema dell’informazione locale.
Lascia un commento