Sociale. Nasce Terzjus, osservatorio giuridico del Terzo Settore

Sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale. Con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico, per la vita degli Enti, delle loro reti associative, nonche’ dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore. È la “mission” di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi […]

Sviluppare e promuovere cultura e ricerca su Terzo settore, filantropia e impresa sociale. Con particolare attenzione alla nuova legislazione e al suo impatto, sia teorico che pratico, per la vita degli Enti, delle loro reti associative, nonche’ dei soggetti coinvolti nella riforma del Terzo settore. È la “mission” di Terzjus, l’Osservatorio giuridico promosso da Luigi Bobba, gia’ sottosegretario al Lavoro ed ex presidente Acli, che si propone di essere un luogo aperto – open source – per monitorare lo sviluppo della legislazione e alimentare, attraverso commenti, riflessioni ed esperienze, una efficace e corretta applicazione della riforma. Uno strumento quindi scientifico, specializzato nel campo giuridico legislativo ma aperto agli apporti delle altre discipline (verra’ presentato giovedi’ 25 giugno in un digital event in diretta sulla piattaforma zoom) che vede tra i suoi soci fondatori Airc, Auser, Fondazione Italia Sociale, Rete Misericordie e solidarieta’, Open/Italia non profit, Anpas, Consorzio Sistema Integrato Welfare Ambito Br 3, Forum Nazionale del Terzo settore, Acli, Assifero e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. “Con la riforma del Terzo settore – inquadra Bobba – e’ stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento della nostra Repubblica un ‘diritto comune’. Un passaggio essenziale per dare un vestito appropriato e distintivo a quel vasto universo di soggetti che il nuovo Codice qualifica con l’acronimo ETS: Enti del Terzo Settore. Ma il viaggio per completare e attuare la riforma sara’ ancora lungo e pieno di insidie”.

“Mancano molti atti amministrativi per dare puntuale applicazione alle disposizioni normative contenute in diversi decreti legislativi. Manca la sedimentazione in termini di cultura – sia tra gli enti di terzo settore che nelle istituzioni pubbliche e nel mondo delle imprese private – della originale specificita’ dell’apporto che il ‘terzo pilastro’ puo’ fornire allo sviluppo di una societa’ piu’ equa e inclusiva. Manca infine la verifica dell’impatto che la riforma avra’ generato sugli ETS. Da qui l’idea di Terzjus, come uno strumento per monitorare, accompagnare e sostenere l’attuazione della riforma”, continua ancora l’ex parlamentare. Il settore non profit coinvolge in Italia quasi sei milioni di volontari e 850 mila dipendenti, distribuiti in oltre 360 mila organizzazioni, rappresentando piu’ del 4% del Pil. Numeri che evidenziano il suo ruolo da protagonista, nell’ambito dell’economia sociale del Paese, e la cui azione e’ stata fondamentale durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Sono stati infatti migliaia gli operatori e i volontari che hanno sostenuto le persone piu’ fragili – anziani, poveri, famiglie con minori, diversamente abili – nel superare i problemi reali e gravi causati dall’impatto della pandemia. La presentazione di Terzjus (www.terzjus.it) avverra’ giovedi’ 25 giugno, dalle ore 12, nel corso di un digital event in diretta sulla piattaforma Zoom (raggiungibile all’indirizzo https://bit.ly/3hS0cOP o https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_EwfRJflaQW2OkbjejSvL1A ) e sul canale Facebook. Dopo la presentazione dell’Osservatorio, da parte del presidente Luigi Bobba, ad intervenire, nel corso dell’incontro, saranno: Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia; Nunzia Catalfo, Ministra del Lavoro e delle politiche sociali; Antonio Misiani, viceministro dell’Economia e delle Finanze; Giuliano Amato, giudice costituzionale ed ex premier; Giovanna Melandri, presidente Rete Social Impact Agenda per l’Italia; Giovanni Quaglia, presidente Fondazione Crt; Marina Calderone, presidente Ordine dei consulenti del lavoro; Davide Invernizzi, dirigente Fondazione Cariplo; Marisa Parmigiani, direttrice Fondazione Unipolis; Stefano Zamagni, economista e professore all’Universita’ di Bologna.

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