Supera i cento morti e i 4.000 feriti il bilancio dell’esplosione che ha colpito ieri Beirut, la capitale del Libano: ne da’ notizia la Croce Rossa, riferendo inoltre che un centinaio di persone risultano ancora disperse. Continuano le operazioni di soccorso nei pressi del porto e dei quartieri circostanti investiti da una potente esplosione che ieri, intorno alle 18, sarebbe stata avvertita fino a Cipro. Secondo le autorita’, la deflagrazione e’ stata causata da un incendio che ha raggiunto un deposito di quasi 3.000 tonnellate di nitrato di ammonio. Questa sostanza chimica viene impiegata per produrre fertilizzanti ma, come avverte il quotidiano locale Daily Star stamani, quando si combina con dei combustibili genera esplosioni molto potenti, per questo viene anche usata per produrre esplosivi. Una bomba a base di nitrato di ammonio fu fabbricata nell’attacco terroristico ad Oklahoma City, negli Stati Uniti, nel 1995, dove morirono 85 persone. In un filmato realizzato da un elicottero condiviso stamani dall’emittente locale Lbc, e’ possibile vedere l’entita’ dei danni causati dall’esplosione al porto beirutino: capannoni e magazzini rasi al suolo, veicoli e infrastrutture per il carico e lo scarico delle merci bruciate, macerie ovunque. Secondo gli esperti, la stima delle vittime e’ purtroppo destinata a salire nelle prossime ore.
Il premier Hassan Diam ha proclamato per oggi la giornata di lutto nazionale, mentre da varie parti del mondo sono giunti messaggi di vicinanza e cordoglio per le vittime nonche’, promesse di aiuti. Cosi’ ha fatto anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che sull’accaduto ha aggiunto: “Ha tutta l’aria di essere un attacco”. Un invito a non trarre conclusioni affrettate e’ giunto invece da Londra: “Le autorita’ libanesi stanno indagando quindi ora e’ prematuro speculare”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Nick Gibb. “L’Unione europea esprime piena solidarieta’ e il suo completo sostegno ai famigliari delle vittime, alla popolazione e alle autorita’ libanesi, dopo le violente esplosioni che hanno coinvolto la capitale Beirut“, ha twittano in arabo e francese l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell.
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