La Simg – Societa’ Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie in queste settimane si e’ schierata decisamente in favore della riapertura delle scuole. Tuttavia, cio’ che hanno rilevato i Medici di famiglia e’ la necessita’ di prendere una serie di misure cautelative, visto che le numerose interazioni che si verificano dentro scuole e universita’ possono moltiplicare i contagi e generare focolai in grado di coinvolgere anche chi e’ piu’ avanti con l’eta’, a partire dal personale docente e non docente e dalle famiglie. “Per questa nuova fase dell’epidemia e’ necessario adottare un approccio diverso- spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente Simg- Abbiamo controllato le modalita’ di diffusione e sappiamo quali contromisure prendere senza dover arrivare a un nuovo lockdown. L’istruzione e’ un settore chiave della nostra societa’: sono circa 10 milioni gli italiani coinvolti nelle scuole e nelle universita’ del nostro Paese, ossia circa un sesto della popolazione. Queste persone convivono con le loro famiglie, usufruiscono dei mezzi di trasporto. Dobbiamo dunque monitorare attentamente la situazione. Per questo la Simg ha prodotto un decalogo che contiene le misure essenziali a cui bisogna attenersi. I principali punti di riferimento sono le stesse regole base raccomandate a tutti, ma necessitano di un’attenzione particolare visto che i comportamenti dei piu’ piccoli non sempre possono essere controllati facilmente”.
1) Mascherine. Il principale presupposto per evitare i contagi e’ quello di stare lontani dalle vie aeree l’uno dell’altro: laddove non si possano mantenere distanze sufficienti, la mascherina diventa lo strumento piu’ utile per limitare questi contatti. Ogni alunno deve quindi portare con se’ un dispositivo medico chirurgico- quindi non le semplici mascherine di stoffa- da utilizzare durante le lezioni laddove necessario, durante i momenti ricreativi e durante gli spostamenti per i bagni. Contrariamente a quanto spesso si e’ visto, la mascherina non deve essere toccata, tolta o abbassata; deve essere sempre pulita e cambiata una volta al giorno. Si consiglia, ogni volta, di personalizzare il dispositivo cosi’ che possa essere facilmente riconoscibile e non confusa con altre similari.
2) Igiene delle mani. Le mani possono essere veicolo di contagio: oltre a evitare di toccarsi naso e bocca, si devono lavare di frequente, a lungo (almeno 40 secondi) e con il sapone.
3) Gel igienizzante. Per rafforzare l’igiene delle mani o per sopperire alla mancata possibilita’ di lavarle, le mani devono essere disinfettate con gel igienizzante prima e dopo la frequentazione di qualsiasi ambiente, in particolare quando si accede ai mezzi pubblici. Gli alunni devono portare sempre con se’ tale gel, soprattutto in aula, da utilizzare nelle occasioni in cui le attivita’ didattiche prevedono eventuali contatti con oggetti in comune.
4) Distanziamento sociale. E’ indispensabile mantenere uno o due metri di distanza tra personale e discenti, nonche’ tra gli stessi alunni. Occorre inoltre limitare al minimo le occasioni in cui questi possano comprometterla.
5) Disinfezione degli ambienti. Introdurre pratiche di disinfezione delle superfici con regolarita’ durante la giornata. Occorre prevedere anche la disinfezione degli oggetti comuni e punti per l’igienizzazione delle scarpe. Indispensabile la presenza di colonnine con distributore di gel.
6) Educazione e attenzione genitoriale. I genitori/parenti hanno un ruolo cruciale: e’ fondamentale, infatti, che loro intervengano preventivamente e severamente nel far osservare le norme, cosi’ da facilitarne l’osservanza all’interno degli ambienti scolastici. A tali figure, una volta a casa, si richiede massima attenzione alla salute degli alunni: si consiglia un quotidiano controllo della temperatura e il monitoraggio di eventuali sintomi. No alla somministrazione di farmaci senza prescrizione medica.
7) Accessi scaglionati. Bisogna scadenzare l’accesso nelle scuole e negli uffici per evitare affollamenti e pericolose code. Sarebbe opportuno, laddove possibile, la realizzazione di apposite corsie di ingresso e uscita.
8) Comunicazione. Per favorire la comunicazione tra personale scolastico e famiglie, si consiglia una mailing list o una chat di gruppo per eventuali comunicazioni urgenti, da utilizzare unicamente per denunciare casi di positivita’ o per avvisare riguardo l’insorgenza di alcuni sintomi.
9) Test sierologici. E’ indispensabile sollecitare i docenti a fare i test sierologici: questa pratica e’ stata talvolta sopravvalutata come soluzione o come forma di immunita’. Il test sierologico e’ un elemento di conoscenza di come si muove il virus, che procede di nascosto. Su coloro che presentino test sierologico positivo o abbiano altri sintomi sospetti bisogna effettuare il tampone, al fine di proteggere coloro che si possono ammalare piu’ facilmente, a partire dagli anziani.
10) I Mmg. I Medici di Medicina Generale devono costituire un punto di riferimento costante per le famiglie e per ogni individuo. Devono essere vicini ai pazienti, contattarli personalmente e far presente loro quali siano i comportamenti corretti e se necessario convocarli presso i propri studi.
“In questi giorni noi Medici di Famiglia abbiamo ricevuto innumerevoli richieste di informazione e domande sugli argomenti piu’ disparati relativi ai comportamenti quotidiani da tenersi da parte dei nostri concittadini. Le richieste hanno superato di gran lunga quelle ricevute nella fase acuta di Covid 19. Tutti hanno bisogno di avere risposte semplici e chiare ai mille interrogativi pratici che le persone e le famiglie e gli operatori si pongono ogni giorno. Abbiamo pensato dunque di raccogliere le domande piu’ frequenti e di preparare un’agile e pratica guida indirizzata ai cittadini del nostro Paese con le risposte che noi Medici di Famiglia ogni giorno forniamo a voce o per telefono”, aggiunge Cricelli. La guida e’ strutturata per FAQ e per momenti e settori della nostra vita quotidiana. Verra’ condiviso con il Ministero della Salute e con l’Iss con l’obbiettivo di diffonderne migliaia di copie sia cartacee che digitali.
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